martedì 4 ottobre 2011

si parte!

Seduta di fianco ad un ragazzo indiano che non parla nè inglese nè italiano, vestito come un europeo alla moda, con i capelli pieni di gel, così inizia il mio viaggio in aereo.
Sono in preda a migliaia di emozioni che ancora non riesco ad identificare; quella più grande deriva da tutte le novità che devo affrontare, prima di tutte la mia nuova "me".
Non riesco ancora a credere che lo sto facendo, è come essere proiettati fuori dal proprio corpo e vedersi da lontano, non riesco però ancora a vedermi da vicino, e credo che ci vorrà un po' più di tempo per rientrare in me.
Queste settimane sono volate tra preparativi e feste di addio, e allo stesso tempo è come se avessi sentito nella mia testa un orologio che scandiva ogni singolo minuto. E' strano come il tempo possa dilatarsi o comprimersi a seconda delle emozioni; come ad esempio il tempo che passava troppo lentamente dal decollo al mio primo pasto mai fatto in volo. Ebbene si,ero curiosa e non vedevo l'ora di sapere cosa c'era da mangiare in quelle scatoline colorate nei vassoi delle hostess, oltre che aveo una fame porca! Poi quando le ho aperte e iniziato a mangiare avrei voluto che il temop scorresse velocemente fino alla fine della digestione! Nelle scatoline c'era un mix di cucina cinese e italiana; la cosa che mi spaventava di più era la fetta di salame, acido come i salami sperimentali che facevo fino a qualche mese fa in laboratorio (allora qualcuno li compra davvero!).