mercoledì 25 giugno 2014

Couch surfing

L'idea di  ospitare viaggiatori ce l'ho sempre avuta in mente e volevo iniziare a farlo da quando sono venuta ad abitare da sola.
Poi mi sono abituata talmente tanto bene a vivere da sola che non mi è passato per la mente di avere gente per casa.
 
Ora che è arrivata la mia migliore amica dall'Italia la casa si è rianimata ed è tornata un po' di allegria e confusione da convivenza stile universitario.
Se stiamo bene in due perché non in tre?
 
E fu così che mi aprii un profilo su "Couch Surfing" offrendo un paio di notti di ospitalità a backpackers stranieri di passaggio a Sydney.
 
Il primo ragazzo viene dalla Lapponia, da un paesino di 5000  abitanti a nord del circolo polare artico, decisamente la persona piu' nordica che conosco.
Si è presentato in pantaloncini e maglietta, non che qui faccia freddo, ma è pur sempre inverno!!
Ingegnere biomedico di 24anni, appena laureato e partito per fare un'esperienza di vita.
Che differenza tra un italiano medio che si schioda dall'Italia a 30 anni (come me) oppure non lo fa per niente.
Una persona dai modi gentili e molto aperta di mentalità, davvero un piacere averlo a casa per qualche giorno.
 
Ci raccontiamo dei posti visti, del cibo mangiato, delle persone incontrate e dei viaggi futuri, un po'i discorsi che si fanno in ostello con altri viaggiatori.
 
Eccolo che prende appunti su come fare gli gnocchi al ragu'
 
 


Non possiamo stare in casa con una così bella giornata di sole invernale, con la scusa di fargli vedere Cronulla ci facciamo un bel giro al mare.



Anche lui pensa che sia davvero bello vivere qui.. ed io che non smetto di stupirmi di dove vivo.

Davvero una bella esperienza, mi sembrava di essere tornata a viaggiare e di essere in ostello.
Abbiamo imparato il nostro nome in Finlandese, che il loro piatto tipico è la renna, che 10 a volte12 mesi l'anno hanno la neve e che ci sono 200000 saune, praticamente una per ogni famiglia.

Winter Magic

Anche quest'anno il Winter Magic Festival di Katoomba è stata un'esperienza bellissima, ancora piu' colorato e gioioso del solito, complice un sole splendente e un cielo azzurro da solstizio di inverno australe.
Il tema era la fenice, a simboleggiare la rinascita, la ricostruzione dopo il grande incendio dell'anno scorso che devastò una grande area di bosco e alcune case e attività agricole.
 
L'anno scorso ero andata da sola e non conoscevo nessuno.
Quest'anno sono andata con tre amiche e su ho incontrato diverse ballerine di danza afro che partecipavano alla parata.
L'anno prossimo spero di essere parte attiva di questo meraviglioso carnevale.
 
Unica nota dolente la mia reflex rotta, perciò alcune foto sono rubate in rete, altre sono fatte con una indegna compatta.
 
Ecco una galleria di alcuni personaggi e gruppi che sfilavano alla parata di mezzo giorno.
 
 

 











Eccomi con una delle ballerine di afro conosciuta al workshop.


Non mancano i personaggi nemmeno tra il pubblico e i bancarellai...il mio posto!!!





 


venerdì 13 giugno 2014

la mia Africa

La mia passione per la danza e la musica africana nasce qualche anno fa a Milano.
Dopo essere stata ad uno dei tanti festival multuculturali ed aver visto una performance di danza afro da togliere il respiro, ho deciso di provarci anche io.
Il primo anno andai a lezione da una bellissima ragazza Senegalese e imparai a capire come funziona la ritmica delle percussioni dell'Africa occidentale e qualche passo di sabar, ma non legai molto col gruppo cosi' decisi di finire l'anno e cambiare.

Il secondo anno trovai un maestro del Cameroun vicino alla mia zona e li esplose la mia passione per la danza Africana che mi porto ancora dentro. Poi il gruppo di ragazze era molto unito e a fine anno facemmo una performance energetica esplosiva.

Il primo anno qui in Australia, durante il periodo di lavoro in fattoria nel Victoria, trovai una classe a Melbourne, dove facevano per lo piu' danze del Ghana, ma lasciai a malincuore quando finii il lavoro in fattoria.

Quest'anno che finalmente ho un po' di stabilità qui a Sydney ho deciso di riprendere.
Diciamo pure che non vedevo l'ora di piantare un po' radici per riprendere tutte le attività che mi piacciono di piu', poi sicuramente tra un po' mi ritornerà il prurito del viaggiatore.

Dopo essere stata al West African festival ed aver visto diversi ballerini, ho cercato in rete qualche corso e ho trovato una classe a Newtown tenuta da un ballerino del Ghana.
Ricordo ancora l'emozione entrando in quella che è la vecchia scuole delle arti performative di Newtown. Sembrava di essere sul set di "saranno famosi" o "flashdance", pavimento di legno, lampadari da sala da ballo d'epoca, finestroni e soffitto alto, pianoforte nell'angolo su una pedana.

Ecco la mia classe.


Che dire, l'atmosfera è sempre bella, l'energia, la gioia dei musicisti e la passione del maestro, ogni volta la lezione mi sembra sempre troppo corta.

Da febbraio che ho iniziato sono passata attraverso vesciche ai piedi, male al collo, stiramento al polpaccio, all'inguine e alla schiena.

Ci sono passati di mezzo stage nel fine settimana, jam session e l'insolito rituale di berci il cocco a fine lezione dal tailandese.
La classe è multietnica, come tutto d'altronde qui, ci sono persone dal Messico, California, Canada, Eritrea, Francia , Corea e qualche Aussie .
A fine lezione mi sento distrutta ma allo stesso tempo ricaricata di energie positive, prima o poi me lo farò un viaggetto in Africa!

Per adesso l'Africa è venuta qui da me.
Nel fine settimana di ponte per la festa nazionale del compleanno della regina, la comunità west africana ha organizzato un campo di danza e percussioni ad un'ora a nord Sydney, in un centro di attività sportive in mezzo al bosco.

Il posto si chiama Wiseman Ferry, una vallata a cavallo di un fiume e per attraversarlo bisogna prendere una piattaforma mobile che fa la spola da una sponda all'altra ogni 10 minuti


 Alloggiamo per tre giorni in un centro di attività outdoor dove si può campeggiare o dormire in una delle casette di legno nell'aranceto.




L'atmosfera che si respira è rilassata da un lato ed energetica dall'altro. Ci sono 4 lezioni al giorno, due di danza e due di percussioni, intervallate da tempo libero per godersi la natura, il sole, gli aranci e il fiume.
Ci sono un sacco di bambini, quasi tutti mulatti, di padri africani e madri australiane e un gruppo di persone meravigliose, da ballerine professioniste, a intagliatori di legno e costruttori di percussioni, a gente che ha viaggiato per il mondo. Un gruppo davvero eterogeneo per età, nazionalità ma con la passione in comune per la musica e la cultura africana. La maggior parte di loro ha già fatto almeno un viaggio in Africa, sento che devo iniziare a mettere da parte i soldi per l'anno prossimo...


Le lezioni sono davvero energetiche, non so i maestri come facciano a reggere quel ritmo!!
Sono quasi tutti del Senegal, eccetto il mio maestro del Ghana e un ragazzo della Guinea.




A fine lezione ci sta anche un massaggio collettivo ai ballerini


Piccoli percussionisti crescono!!
Questo bambino ha solo 3 anni e suona il doun doun meglio di me!!!


La serata viene sempre animata dai maestri, jam session tutte le sere!!!


e poi di giorno giu' di nuovo a ballare.
Non so come ho fatto a reggere quel ritmo. E' pur vero che ultimamente sono davvero in forma, i miei 22 km di bici al giorno e le ore di danza di questi mesi hanno fatto il loro dovere, poi è anche l'atmosfera che gasa e fai piu' di quello che normalmente faresti. Me ne accorgo poi la sera quando vado a dormire che il mio corpo è tutto un blocco di cemento e ho i crampi ai piedi. Poco importa, il giorno dopo sono di nuovo in piedi e pronta per un altro po' di salti!





Il bel tempo accompagna l'energia positiva per tutti e 3 i giorni e possiamo ballare e rilassarci all'aperto, mentre a Sydney piove!!



 Pranzo e cena erano Africane, cucinate da una coppia mista, lui Africano lei Aussie

Ecco il mio maestro al doun doun come sempre sorridente



Tre giorni sono volati via in un lampo, tra racconti di viaggi, di feste, di balli, di notti Africane, di cibo e di musica. Ho trovato davvero il mio posto, gente meravigliosa con la voglia di condividere energia positiva e vibrazioni.

Aspetto con ansia il prossimo camp di Ottobre, quello che dura una settimana, sarà davvero una sfida di resistenza.