domenica 22 luglio 2012

E così inizia la settimana da sola in fattoria.
Suona un po' come il film "shining" di kubrik, ma al massimo se ammazzo qualcuno sono gli animali.. poi li cucino e me li mangio!!!!
 Scherzi a parte ho un sacco di responsabilità e di lavoro da fare, sono abbastanza in ansia per questo comunque mi prendo i miei tempi e cerco di lavorare con calma e di non scordarmi le cose.

Intanto ho approfittato per fare un po' di foto che volevo fare da tempo, tipo gli scarponi "Red Back" in serie di tutta la famiglia


 me sul nuovo gippone

 me non tanto felice in mezzo alle galline
 un raggio di sole...
 uno dei coloratissimi pappagalli che mi svegliano al mattino, catturato dal cane

 mi consolo del fatto che sto lavorando di domenica con un pranzo all'italiana, la peperonata!!!!




 e a cena la mugnaia col sugo di agnello che anche i miei coinquilini hanno apprezzato
Per chi non sapesse cos'è la mugnaia è una pasta tirata a mano, grossolana, tipica di Elice (Pescara), giusto per fare l'emigrante integralista!


venerdì 20 luglio 2012

"Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi essere pronto a fare qualcosa che non hai mai fatto"

E' difficile essere pronti quando si viene catapultati in una vita che non ti appartiene senza preavviso, senza averlo deciso o pianificato.
Finchè il piano era stare qua 3 mesi andava bene, 3 mesi volano, e infatti sono volati, ma adesso che mi trovo a decidere se accettare la proposta di contratto per 2 anni o andarmene e lasciarmi sfuggire un visto di residenza permanente mi sento in crisi.
La vita e il lavoro sono davvero duri, è freddo, la mia casa è un frigo, i miei coinquilini sono due casi patologici e ciò non aiuta.
In più questa settimana è dovuto fare un lavoraccio, il peggiore mai fatto in vita mia: pulire il pollaio!!! e chi non l'ha mai fatto non sa cosa significa sollevare chili di polverosa paglia piena di merda. E la merda di gallina oltre a fare una puzza infernale che ti rimane addosso per giorni è come una supercolla, appiccica gli starti di paglia e li rende pesantissimi. Davvero il peggior lavoro mai fatto.
La cosa divertente è che questo tipo di lavoro lo fanno i ragazzini senza esperienza, senza titolo, in caccia di un lavoro non qualificato, che dia soldi subito, ed io lo sto facendo a 30 anni, con 2 lauree alle spalle e 3 anni di esperienza lavorativa in ricerca e sviluppo...
Adesso so cosa provano tutti gli emigranti che vengono in Italia e gli tocca fare lavori umili che nessun italiano vuole fare. E' proprio vero che viaggiare apre la mente, ti fa capire tante cose del tuo paese oltre che di te stesso.
Il punto è che devo capire cosa voglio io.
Quello di cui sono sicura è quello che non voglio. Non voglio tornare a vivere in una città inquinata, rumorosa, razzista e intollerante, essere schiavizzata sul lavoro, in continua tensione per la paturnie del capo, percepire uno stipendio misero e fare una vita stressante.
Per adesso stringo i denti, mi godo le meravigliose albe che incontro per strada ogni mattina, l'affetto del cane Sammy che mi viene a trovare in qualsiasi parte della fattoria, la mia classe di danza africana e l'affetto di tutte le persone che mi sostengono anche a distanza.


mercoledì 18 luglio 2012

fight

Oggi è stato uno di quei giorni in cui volevo mollare tutto e prendere il primo aereo per il Queensland.
La mia battaglia con il sonno va avanti ormai da 2 settimane, come al solito insonnia terminale, come succedeva in Italia, ma non così grave come allora. Pensavo che andare ad abitare via dalla fattoria risolvesse la cosa invece no.
Probabilmente sto pagando ora il prezzo di 3 mesi di duro lavoro, 12 ore al giorno senza giorno libero, e chissà quanto ci vorrà per farmi tornare ad un sonno normale.
Tutto ciò mi rende nervosa e di malumore.
In più ci sono i vari dolori fisici dovuti al lavoro
Chi ha detto che fare il contadino è un lavoro salutare?! Il lavoro per definizione non è salutare!!!!
Oggi nel bel mezzo del polverone sollevato dalla paglia, la puzza di merda di gallina che mi ricopriva e le galline che non smettevano di fare casino intorno a me, ho pensato "ma chi me lo fa fare". Insomma pulire il pollaio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per fortuna c'era solo il cane li con me e non membri della famiglia, e poi le parolacce le ho dette solo in italiano.
Il brutto è che quando sono così di cattivo umore rischio di essere brusca e scostante con i bambini che poi si vanno a lamentare con i genitori che poi mi cazziano a me. ODIOOOO i bambini!!!!!
E' davvero difficile uscire da questo circolo vizioso, negatività alimenta altri pensieri negativi, poi sale l'ansia e la mia insonnia è peggio.
Sono combattuta se mollare questa grande opportunità di lavoro per 2 anni e sponsorship, con visto permanente oppure lanciarmi di nuovo all'avventura e cercare fortuna altrove.
Qual'è il prezzo da pagare, il sacrificio da fare? fino a che punto tenere duro e quando mollare?
La parte di me tosta e orgogliosa mi dice di tenere duro e di non arrendermi alle difficoltà che, come sempre superate ti portano ad una situazione di maggiore consapevolezza, quindi migliore.
La parte di me stanca e dolorante mi dice di mandare a cagare galline, merda, farmer, bambini, la loro dieta iperproteica, il freddo del Victoria, la mia casa fredda, i miei coinquilini tristi, i miei salami stagionati a metà.
Sono diventata meno tollerante e meno tosta?
o sono solo stanca e senza energie?

venerdì 13 luglio 2012

Cambiamenti...

"Le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano.”

Parto da questa frase di Shaw per raccontare di come sono finita (in meno di una settimana) ad abitare con due 40enni single in una vecchia casa di campagna nel mezzo del bush vicino Woodend, circa 20 km dalla fattoria.
La mia insofferenza per lo stato di isolamento e di solitudine è iniziata a venire fuori, e ha alimentato i miei dubbi sul fatto di rimanere o lasciare la fattoria.
Ormai finiti i 3 mesi utili per il mio nuovo Working Holiday Visa ho iniziato a pensare seriamente di andarmene e di cercare fortuna altrove, mollando la mia proposta di contratto, sponsor e visto lavorativo per due anni.
Sono venuta qui per cambiare la mia vita, non voglio fare gli stessi errori di quando vivevo a Milano sopportando silenziosamente una vita lavorativa che non mi dava soddisfazioni, ora se c'è qualcosa che non va mollo tutto e cambio strada.
Il punto è che non c'è nulla che non vada nel mio lavoro qui, adoro stare con gli animali, anche se mi mordono, mi pestano i piedi, mi beccano e qualche volta mi fanno la cacca sopra i vestiti; adoro fare giardinaggio e agricoltura, sono lavori lenti, a ritmo della natura, è qualcosa che piano piano crei ogni giorno e che poi ti da soddisfazione quando raccogli i frutti del tuo lavoro (nel vero senso della parola!!!).
Il mio problema è la mia vita, il mio tempo libero.
Mi piace stare da sola e ne ho bisogno per ritrovare me stessa nello scrivere, nel creare, nel leggere, ma sono un animale sociale, mi manca il confronto con altre persone, e stare solo con bambini sotto i 12 anni e i miei datori di lavoro non è qualcosa che posso reggere a lungo.
Anche il rapporto amichevole con i miei datori di lavoro è qualcosa che mi stranisce; abituata all'Italia dove il padrone è nemico, qui mi fa strano andare a pesca o alle terme con il mio capo, o a pattinare o a correre con i go kart. Mi devo ancora abituare all'idea che qui il tuo capo può essere un tuo amico. Basta vedere i dipendenti di James che ogni tanto vengono a cena a casa e si sbronzano insieme e qualche volta restano a dormire sul divano perchè troppo sbronzi.
Altra cosa che mi soffocava: il cibo!!!
Mi fa strano e non voglio lamentarmi del cibo tirato fuori da una fattoria biologica, è davvero gustoso e sano, il problema è la cucina. Mi dispiace di dover fare la solita Italiana orgogliosa delle nostre ricette ma ci sarà un motivo se la cucina canadese o australiana o inlgese non è famosa nel mondo, mentre quella italiana si...
Mi sta un po' stretta la dieta da body builder iperproteica che fanno in fattoria, mi mancano i miei caroidrati a colazione e la mia pasta a pranzo, loro se non hanno carne almeno due volte al giorno non sono contenti, uova a colazione o bacon o fagioli e salsicce (tra l'altro fatte da me!).
Ed è così che in una sera particolarmente difficile emotivamente i miei capi mi vengono a parlare in camera lontano dai bambini. Il motivo era il mio atteggiamento freddo nei confronti dei bambini e loro volevano sapere perchè visto che per tre mesi loro mi hanno scoperto e adorato.
Da li è uscito tutto, un fiume di parole insieme alle lacrime di dover lasciare un posto dove ammiravo e rispettavo i miei capi e dove amavo il mio lavoro (diversamente da Milano da dove ero ben contenta di andare via e per cui non ho versato nemmeno una lacrima).
Il tutto si è risolto con la proposta di pagarmi un alloggio altrove, in un paese vicino alla fattoria, la benzina per la macchina e un abbraccio amichevole e affettuoso da parte loro.
In due giorni ho trovato l'unico annuncio in paese di condivisione di case e mi sono trasferita.
Ed eccomi qui a Woodend, piccola cittadina senza piazza, a dividere una vecchia e fredda casa di campagna in mezzo al bush con un 40enne single e il suo cagnolino e un 44enne in via di separazione.
La mia camera luminosa e gelida come un frigorifero, ma è MIA!!!!!
mi sono già fatta un tavolino per le mie creazioni e comprata un po' di materiale per mastrucciare!!!

 il bagno un po' vintage, dove la finestra rimane aperta di 3 cm per cui la temperatura è la stessa che all'esterno

 la facciata della casa
 e il retro..

e il mio weekend libero dove mi posso godere un panino col prosciutto di Parma trovato in un emporio italiano a Sunbury...essere nello stato con più emigranti italiani ha i suoi vantaggi!

lunedì 2 luglio 2012

Rosie

 Oggi new entry nella fattoria: Rosie, una pecorina di 1 giorno appena, ha ancora il cordone ombelicale attaccato. Jess la allatta col biberon




 Rosie scorrazza in giro per la sala, facendo pipì ovunque!!

 e qui dorme in una scatola con la paglia