lunedì 27 gennaio 2014

Australia day long weekend

Quest'anno l'Australia day capita di domenica e...ci danno il lunedì di festa!
Non come in Italia dove se una festività pubblica capita nel fine settimana, te la perdi e devi andare al lavoro come sempre.
Quest'anno decido di andare fuori città, il richiamo della natura è sempre forte quando fuori ci sono più di 20°.
 
Il piano è di andare da Otford a Wollongong in bici e poi di ritornare in treno.
Ci svegliamo con calma la mattina, e prendiamo il treno. Peccato che la calma fosse troppa ed abbiamo perso il treno che si fermava ad Otford. Ci tocca scendere a Waterfall e allungare il percorso di 15 km nel bush.
Non male visto che ci imbattiamo in un tempio induista ( lo Sri Venkateswara temple ) dove stavano svolgendo una funzione religiosa e già ad 1 km si sentiva il profumo degli incensi.
Ci togliamo le scarpe ed entriamo.
Ci assale un forte odore di incenso e dentro è nebbia!
Ci sono tante donne con i loro costumi tradizionali che preparano piatti di frutta e fiori, e un po' di santoni che recitano preghiere.
Peccato non poter fare foto all'interno, sembra di stare davvero in India! 
 
 


Seconda tappa la facciamo a Stanwell Park, una piccola località di mare immersa nel verde, con una piccola spiggetta condivisa tra bagnanti e gente che atterra col parapendio.



Ed ecco il motivo reale di questo viaggio. Vedere il famoso ponte di Coal Cliff.
Questo ponte è stato costruito per sostiture la vecchia Lawrence Hargrave drive lungo la scogliera che franò nel 2003, unico collegamento tra Coalcliff, Stanwell Park, Otford e Helensburgh e i centri a nord di Wollongong.
E' uno dei 7 ponti nel mondo sospeso sul mare che corre parallelo alla costa e grazie alla sua vista spettacolare ha aumentato il turismo in queste zone.



Anche qui la tradizione dei lucchetti non manca.




Altra tappa a metà strada in un piccolo villaggio sul mare, dove c'è un mercatino dell'artigianato.
Degni di nota lo stand di diavoletti ripieni di tonno (un tuffo verso i sapori mediterranei) e la dj reggae che poteva essere mia nonna!!!

Arrivati a Wollongong ci ritroviamo in mezzo alla bolgia della celebrazione della festa nazionale.
Tra stand di cibo e artigianato anche un campo da paintball, dove un simpatico vecchino sta sparando una raffica ai nipotini!!!
qua si che se la godono la vita, a tutte le età!


giovedì 23 gennaio 2014

la mia Necchi emigra!



Anno nuovo vita vecchia...per fortuna direi!!


La mia vita quotidiana qui a Cronulla mi piace così tanto che sono ben contenta di essere tornata alla routine di tutti i giorni.


Che differenza da quando stavo a Milano quando ogni volta che tornavo al lavoro dopo le vacanze mi veniva il mal di pancia.

Qui non solo sono stata contenta di tornare al lavoro, ma ho trovato anche una bella accoglienza in laboratorio, nonchè una lettera del capo dove si congratulava con me per il lavoro svolto, per l'impegno che ci metto e l'entusiasmo dimostrato...e soprattutto un aumento in bustapaga!!!!

L'anno inizia bene!!!

Per la prima volta non faccio buoni propositi per l'anno nuovo (tranne che dimagrire, ma quello è un must di ogni post vacanza), solo progetti, di vita, di viaggi, di conoscenze, di esperienze.
Per prima cosa metto in funzione la mia Necchi; dopo due anni che non la uso ho quasi paura di essermi dimenticata come funziona, ma è come quando impari ad andare in bici, non te lo scordi piu'!


Ho messo sotto i miei 7 metri di organza arancione riportata dall'Italia e ho tirato fuori la tenda per la sala.
 
 
 
  
Intanto la temperatura alta e le piogge, nonchè l'erbaccia incolta del prato dietro casa e la parietaria cresciuta nel muro hanno portato scarafaggi e bacherozzi di ogni tipo. Mi tocca così fare una lotta all'ultimo cockroach, visto che me li trovo ovunque!!
 
 
L'ultima sorpresa me l'ha fatta un ragno grande come la mia mano uscito da uno stipo della cucina. Ho provato a catturarlo vivo ma lui si è rivoltato contro di me. Presa dal panico l'ho schiacciato con la ciabatta in una pozza gialla di liquido che mi ha pure macchiato la moquette. Non ho capito che ragno era una volta schiacciato, fatto sta che sto iniziando a farmela sotto, io che non ho mai avuto paura dei ragni in Italia.
Le mie serate sono sempre intense all'insegna della creatività, ecco come ho finito di dipingere il comodino della camera raccattato per strada!
 
 
 
 
 
 le mie giornate al lavoro passano in fretta tra diecimila progetti e l'atmosfera rilassata del lab e il weekend arriva subito. Il jetlag questa volta non l'ho nemmeno sentito all'atterraggio, ho solo dovuto smaltire la stanchezza del viaggio e le ore di sonno perse.
Le giornate di sole mi spingono fuori casa e la necessità di fare escursioni mi porta di nuovo ad unirmi al gruppo degli esploratori, questa volta nel Royal National Park, lungo lo stesso percorso fatto due anni fa (sono passati già due anni!!!) con il college e il prof Jeoff.
Stavolta pero' non ci fermiamo a Burning Palms beach, ma continuamo verso una zona di rocce dove con la bassa marea si formano piscinette delle dimensioni di una vasca da bagno. La temperatura delle vasche è piu' calda e godereccia di quella dell'oceano e la salinita' è altissima, una vera goduria. Anche il gruppo è piacevole, come al solito internazionale e a fine giornata organizziamo anche una cena multietnica fatta in casa. Sono già esaltata all'idea di cosa cucinare.
 














 
La mattina in viaggio verso il Royal National Park in treno ci sono diversi musicisti che suonano in ogni carrozza e per uno strano caso io capito nel vagone dove c'è un gruppo afro. Ovviamente gli vado a chiedere dove suonano: L'Illawarra folk festival. Ci vado!!
La mattina dopo alle 5 e mezza mi sveglio e prendo il primo treno direzione sud.

 
La giornata è un po' nuvolosa ma meglio, così non mi brucio sotto il sole.
Appena dentro subito i primi bizzarri accampamenti di tende..che figata è un vero festival frikkettone..ma con i soldi! il biglietto per un solo giorno mi è costato 65$!!!



camper costosi 4x4 con sidecar sul trailer

 
e tantissime tende, furgoncini e roulotte.
La cosa bella è che i palchi sono tutti al coperto così da assicurare i concerti anche in caso di pioggia, e anche il pubblico è al coperto!!

Ci sono performance di musica e danza di tante parti del mondo diverse, Africa, Scozia, India, Spagna...manca l'Italia!!



e poi non poteva non esserci il mercatino di artigianato etnico e di cibo da tutto il mondo, la mia passione!




danze dei tempi dei coloni..con i costumi dell'epoca...mah



Ed eccolo qui Campbell un noto swangman per chi frequenta certi ambienti frikkettoni.
E' anche il mio primo incontro con un vero swangman, uno dei pochi che porta avanti la tradizione del Waltzing Matilda
A chi gli chiede se non gli fanno mai male i piedi a camminare tanto, lui risponde che il collettivo degli swangmen ti consente di camminare non piu' di 10 miglia al giorno, e ciò è facile se l'hai fatto per anni e sei abituato.
Un vero personaggio che trova ospitalità ormai in tutti gli eventi del genere.





Insomma ho trovato li mio posto, bella gente, buona musica, campeggio nella natura, incontri particolari, gyspys, hippys...da tornarci, ma la prossima volta in tenda.

martedì 14 gennaio 2014

il natale australe

Le mie ultime giornate qui a Cronulla in attesa delle vacanze di Natale volano via come il vento, tra compere di cose esotiche da mangiare per i miei e preparazione dei regali fatti come sempre a mano.

Qui il Natale è ancora (purtroppo) piu' consumistico che in Italia.
Il benessere va di pari passo con lo spendere soldi in cose inutili e i negozi straripano di gente che compra di tutto, dalle corna di renna di stoffa da attaccare alle auto, con tanto di naso rosso da mettere sul cofano, alle illuminazioni estreme, ai babbi natali che si arrampicano, ai bastoncini di zucchero gonfiabili alti come case.
Ad ogni angolo aprono negozi temporanei di addobbi per Natale, che chiuderanno subito dopo le feste e le case si vestono delle piu' orrende decorazioni natalizie.




Andando in giro in bici di giorno inizio a vedere dove queste decorazioni finiscono, ma non riesco a carpire la loro bruttezza fino in fondo con la luce del sole. Decido così per un giro notturno alla scoperta delle magiche luci di Natale.










 


Sembra di essere in "mamma ho perso l'aereo", solo che senza neve e con gli alberi in fiore.
Ci sono case illuminate a giorno, babbi natale tridimensionali che guidano slitte trainate da renne che svettano sui tetti, finta pioggia di neve sui cornicioni...uno spettacolo agghiacciante.
Mi viene ancora piu' voglia di non comprare niente e mi tengo ben lontana dai centri commerciali.
Il mio shopping natalizio si traduce in un paio di radici di pastinaca, una di casava, una patata dolce di 1,2 kg, del mughrebieh, latte di cocco e 2 mango per i miei che queste cose in Italia non le hanno mai mangiate.
Per il resto mi dedico al godermi il caldo e il sole dell'estate, un barbeque di pesce tra amici e le varie cene-feste di natale aziendali.


















 
 
Gli ultimi giorni prima della partenza sono anticipati da uno stato d'animo complesso, poco decifrabile, un mix di contentezza ed euforia per il ritorno, e preoccupazione per quello che mi aspetto di trovare.
Tutto confermato al mio arrivo in Italia e peggiorato dal freddo dell'inverno a cui ormai ero disabituata e che non ricordavo così infame.
La gioia di rivedere la mia famiglia e i miei amici, la tristezza per vedere che le cose sono ancora peggio.
Rivedere gli amici dell'università, alcuni dei quali non vedevo da 6 anni, mi ha riportato indietro nel tempo e mi ha fatto un immenso piacere; allo stesso tempo non riuscivo ad essere completamente felice nel vedere molti di loro disoccupati, precari, con contratti ridicoli, sottopagati e bistrattati e mi sentivo anche in colpa nel descrivere la mia vita piena di prospettive e di soddisfazioni. Non volevo fare l'emigrante arricchita arrogante.
Alcuni di loro sono volutamente fermi alla vita universitaria, paurosi di uscire dalla bolla studentesca ed entrare nell'età adulta fatta di responsabilità e scelte di vita. Altri vorrebbero muoversi ma non ci riescono perchè non ci sono i mezzi e sono entrati a fatica nell'età adulta perdendo sogni, prospettive ed entusiasmo. Li ho visti già invecchiati.
Qualcuno è ancora combattivo e non si è fatto schiacciare dal sistema, ha ancora forti le idee di cambiare le cose da dentro. Non posso fare altro che stimarli, io che me ne sono andata e mi sono sottratta alla lotta.
Solo un paio ce l'hanno fatta a fatica e fanno il lavoro che hanno sempre sognato, anche se si devono sottoporre ad orari allucinanti, rapporti tra colleghi al limite del mobbing e vita privata annullata.


Le giornate a casa dai miei scorrono lente e ovattate, un po' per il jetlag che mi dura una settimana, un po' per i lunghi e pesanti pasti. Ogni pranzo e ogni cena sembra una maratona di "man vs food". In tre settimane metto su quasi 4 kg!!!
Anche il capodanno arriva in sordina, uno dei pochi che faccio a casa con i miei senza nessun ospite. Ci sono pochi fuochi d'artificio nella vallata e il mio paese non ha nemmeno appeso le illuminazioni di Natale data la mancanza di soldi. Per fortuna non nevica altrimenti sarei rimasta bloccata in paese visto che non ci sono nemmeno i soldi per pagare gli spazzaneve.
Le giornate cambiano ritmo quando arrivano i miei amici da Milano, i pasti si fanno ancora piu' ricchi ma almeno le giornate diventano dinamiche, fatte di uscite ed escursioni nelle fredde montagne Abruzzesi.
L'ultima settimana vola e mi ritrovo in un baleno all'aeroporto di Fiumicino ad imbarcare i miei 25 kg di valigia piu' la macchina da cucire.
Finalmente potrò avere la mia Necchi di nuovo con me, dopo due anni!!!