venerdì 26 ottobre 2012

first IELTS test

Dopo sole 4 lezioni di college son ben uscita dalla fase di torpore e poco entusiasmo iniziale.
Il livello della classe è alto, quindi per me stimolante, il prof sembra Jack Black e ci racconta le peggio porcate è che il training per il test è deprimente, ti rendi conto che non valuta la tua vera conoscenza di inglese poichè puoi essere penalizzato per tante cose stupide, anche per come scrivi.
Comunque sono tranquilla perchè a me servono solo 5 punti per il visto sponsorizzato e io sono già sopra a questo livello, è che voglio prendere di più ovviamente, ma ho ancora 8 settimane per esercitarmi.
Oggi ho fatto la simulazione dell'esame, tutto di seguito senza pause, tosto...chissà com'è andato
lo scoprirò solo la settimana prossima.
L'umore è alto, ho trovato tanti stimoli e ho ben focalizzato l'obiettivo; inoltre le pessime notizie che mi giungono dall'italia e che mi toccano anche in prima persona, mi fanno desiderare ancora di più di stare qui.

Sono anche andata ad un job workshop dove ho migliorato il mio curriculum e ho imparato a scrivere una cover letter stile australiano, in più ho scoperto che ogni settimana fanno un job meeting nel centro conferenze per orientare i giovani e presentare le aziende.

Giornata produttiva a conclusione di una settimana produttiva.
Si festeggia con un po' di sano cazzeggio in bici; mi decido ad esplorare la città.
Visito la famosa Fortitude Valley e New Farm e mi becco un festival di strada e tante bancarelline di artigianato. Poesia per i miei occhi...

Torno a casa felice e contenta e mi trovo un tacchino sul balcone!!!
quasi quasi gli tiro il collo...è che non so se sono buoni, sono i Bush Turkey e razzolano ovunque in città, chissà che munnezza si mangiano!!

 
 
 

mercoledì 24 ottobre 2012

happy!!!

Finalmente eccomi a tremila, sono tornata la me grintosa ed energetica di sempre...come?!
L'incontro con persone, il dialogo, la sfida, il dover attingere a tutta la mia arguzia.
La scuola è stato il tavolo di incontro.

Il prof ( detto anche Jack Black per la sua somiglianza fisica e nei modi con l'attore, cacchio il mio prof è TENACIUS D più felice di così?!) mi ha detto che faccio l'avvocato del diavolo in classe, sto sempre a stuzzicare, a provocare, a contraddire e lui lo adora perchè metto nuovi argomenti di discussione sul fuoco, la lezione si anima ed è tutto più stimolante.
Io devo dire che sono stimolata anche dal livello della classe e dalle motivazioni dei miei compagni che sono qui non per scaldare la sedia, come mi è già capitato di vedere, ma sono realmente motivati a superare l'esame per fare carriera nel proprio paese o emigrare qui.

Altre cose positive mi vengono dalla città; all'inizio ero preoccupata della scelta perchè mi mancano le spiagge di Sydney, ma ora sto apprezzando la vita in un posto meno caotico.
Tutto qui è a portata da mano, esco dalla classe in pausa pranzo e sono già sulla strada pedonale del Mall

https://maps.google.com.au/maps?q=115+queen+st+brisbane&hl=it&ll=-27.470991,153.025614&spn=0.000019,0.006899&sll=-27.466965,153.03659&sspn=0.01664,0.027595&hnear=115+Queen+St,+Queensland+4000&t=m&z=17&layer=c&cbll=-27.471052,153.023621&panoid=zHPMUbneqK_Vc3rzTyAihQ&cbp=12,343.84,,0,0

c'è un via vai di gente di tutti i tipi, le età, le razze, ci sono artisti di strada e si vedono sempre performance su una pedana allestita tipo palcoscenico.
Come non fai ad essere contento, la gente è rilassata, allegra, c'è il sole e tira una bella arietta.
Poi la più grande sorpresa è stata trovare il farmer market in pieno centro!!! evvai di shopping di frutti tropicali yuppiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
 

martedì 23 ottobre 2012

primo giorno di scuola

Che bella differenza rispetto ad un anno fa quando iniziavo il college a Sydney, ero emozionata come una scolaretta e per l'emozione non avevo chiuso occhio.
Ora mi sento stanca, con la testa ovattata, priva di tensioni.
Sono contenta ma non esaltata.
che sia la ripetitività delle cose a non darmi più emozioni?!
Sicuramente ho sempre bisogno di stimoli nuovi ma il fatto che sto iniziando un nuovo percorso di studi, in una città nuova, conoscere nuove persone, vivere in una nuova casa  dovrebbe scuotermi di più.
Forse sono tutte le preoccupazioni che ho per il futuro che mettono in secondo piano questa nuova esperienza da studente o la vedo solo come un dente da levare più che un'occasione di crescita e di miglioramento.  Niente di più sbagliato
Studiare è sempre una cosa positiva e gratificante!
Senza contare che le cose difficili le vedo come una sfida personale tutta da vincere.

la cangura

Finalmente mi decido ad andare a comprare la bici trovata su un annuncio su internet. Ho aspettato qualche giorno perchè un po' mi puzzava di fregatura ma era quella che costava di meno.
Il problema appena l'ho vista era che la ruota dietro era completamente a terra, la tipa che me la voleva vendere mi dice che era li da secoli e si era sgonfiata, mah...
Nel frattempo che ci medito su mi vado a comprare il casco e la pompa così la gonfio e la prossima volta che vado la per comprarla la gonfio così vedo se è bucata.
Arrivo a Moorooka a casa della venditrice e mi accorgo che ho comprato una pompa per gonfiare palloni...CRISTO!!!!!
Vabbè dò fiducia a questi Australiani e accatto la bici chiedendo dov'è il più vicino benzinaio per gonfiarla.
Cala la sera anche se sono solo le 18.
Cammino per più di 20 min alla ricerca di un benzinaio lungo uno stradone trafficato dove si vedono solo rivendite di auto.
Alla fine lo trovo ma... il beccuccio della pompa non si adatta al foro della mia camera d'ario noooooooooooooo
che nervi!!!!!
Torno indietro, mi faccio più di 30' a piedi e carico la bici sul treno per tornare a casa.
Il giorno dopo decido di tornare al negozio per comprare la pompa per la bici, quella giusta, altri 30' a piedi.
Arrivo a casa tutta contenta con la pompa e....il buco è troppo piccolo e non si adatta alla mountain bike
noooooooooooo
ma questa è sfiga nera!!!
Poi la Mc Gyver che è in me si è risvegliata, smonto entrambe le pompe e ne faccio una sola, il corpo è di quella per bici, i lflessibile e il foro di ingresso di quella per palloni e...
funziona!!!!
 
Pronta per il battesimo in strada, la chiamo cangura come la bici di un viaggiatore il cui libro di avventure mi ha fatto di recente sognare a lungo
 
 
Ecco la mia cangura sul treno
 

domenica 21 ottobre 2012

zombie


Nonostante mi manchi il mare e le spiagge di Sydney, questa città inizia a piacermi davvero.
Mi ha preso per la gola con spruzzatine di sangue e cadaveri putrescenti che ciondolavano per le strade durante la Zombie Walk

Figata

L'anno prossimo ci voglio partecipare attivamente pure io, quale occasione migliore per le mie protesi di lattice!!!








er mejo zombie, si trascinava per la strada senza una scarpa e con un piede fesso, masticando carnazza cruda!!!



giornata tranquilla per una allegra famigliola Brissy






sabato 20 ottobre 2012

home sweet home

Non importa quanto roncia sia, vecchia, zozza, piena di bacherozzi e con i coinquilini asociali ma una casa è sempre una casa.
Ti da l'idea di mettere radici, di ripartire con i tuoi progetti, di cominciare a costruire.
Ti rendi conto davvero di iniziare da capo quando devi comprarti le lenzuola!
E fu così che me le accattai color melanzana
 
Questo è l'ingresso della mia queenslander giallina.
L'entrata è costituita da una veranda con la grata di legno per far circolare l'aria
 
 

Dal giardino nel retro si apprezza il fatto che è una palafitta..mi chiedo se è perchè qua almeno una volta l'anno si allaga tutto!


sotto la palafitta il vero tugurio dove c'è la lavatrice e una certa quantità di vestiti e oggetti di ignoti, li da generazioni probabilmente...


la mia camera con letto mollissimo e lenzuola melanzana


salotto con divani in pelle che alle 2 del pomeriggio facevano la colla!


la cucina è grande ma davvero messa male, mancano pezzi di pavimento, i bruciatori elettrici sono a pezzi e soprattutto è zozzissima, tanto che ci metto 2 ore per pulire la croppa!


la veranda sul retro..

Il giardino spellacchiato con il tipico trespolo per stendere i panni


respiro un po' di tranquillità, mi godo il venticello fresco sulla veranda ascoldando la mia Cristellina in radio da Ulm!!!
evviva gli italiani all'estero

postilla dedicata al wild

Questi giorni oltre ai coloratissimi parrocchetti, i puzzolenti ibis e i rumorosi kookaburra mi sono imbattuta in uno strano trampoliere ululante che pensavo fosse un bambino che piangeva, un una mamma opossum con i suoi opossumini sulla schiena, e una zoccola delle dimensioni di un gatto e sono sicura non fosse un altro opossum!
oltre che quando cala la sera sull'albero davanti alla mia finestra arrivano orde di volpi volanti che fanno un casino pazzesco.

mercoledì 17 ottobre 2012

in giro per la città

 Un po' di scatti fatti in giro per la città.
Premessa: è talmente piccola che si gira tutta a piedi e in bici.



Non manca mai Chinatown, metà rispetto a quella di Sydney



Un night club di spogliarelli vicino ad una chiesa...


e un giardino di baobab di fronte alle poste centrali.
Mi rend conto di quanto facciano fatica qui a mantentere i prati verdi, sono quasi tutti secchi e pieni di sabbia...forse dovrebbero cambiare prato e non accanirsi col prato inglese!!


tutti tranne me stessa

La giusta colonna sonora della mia permanenza in ostello è "tapparella", nel senso che mi sembra di stare alla festa delle medie e che io sono lo sfigato (in questo caso la tardona) che nessuno si fila.
L'età media si aggira intorno ai 22, il che significa che c'è anche gente di 19 anni!!!
Già sto in paranoia per conto mio, in più questo clima festaiolo da backpacker non mi aiuta, mi fa venire ancora più voglia di mettermi a lavorare.
Anyway
Ho deciso di dedicarmi un giorno di mare e di sole, senza internet e paranoie sull'immigrazione.
Poi negativa come sto in questi giorni va a finire che vado in paranoia per i miei rotolini di ciccia inesorabilmente allo scoperto in spiaggia; allora mi sentirò la Bridget Jones della situazione.
Insomma questi giorni mi sento chiunque tranne che me stessa, tanto che non riesco a fare conoscienze e faccio l'asociale.
Anche il gatto dell'ostello non mi caga!!
Se penso ad un anno fa che in pochi giorni avevo conosciuto un casino di gente in ostello, di cui due ragazzi con cui sono stata in contatto per mesi.
E' che la solitudine e l'incertezza per il futuro sono pane per il mostricino dentro la mia testa che non aspetta altro per venire allo scoperto e mostrare il mio lato "black", come mi chiamavano al liceo.
Infatti questi giorni sono anche tornata a sentirmi un po' di metal!!! ....ma non troppo.
E se penso che questo non è niente in confronto a come starò quando mi metterò a cercare lavoro...

Mi sveglio di buon ora, anche perchè i miei compagni di stanza si svegliano tra le 6 e le 8, impossibile dormire più a lungo.
Prendo il treno che va verso la costa e scendo a Manly, senza essermi documentata prima, ma solo perchè mi ricorda il Manly di Sydney!
Dopo un breve tratto a piedi in una zona residenziale davvero bella, vedo il porto.


Cammino lungo il molo e...non riesco a trovare spiagge.
Non ci sono spiagge!!!
Ora ho capito perchè queste zone non sono menzionate in nessuna guida.
Per carità belle, curate, verdi, ma manco un posto per fare il bagno.
Però dovevo aspettarmelo, in fondo sono alla foce del fiume Brisbane.


Il mare non è affatto bello, è limaccioso e ci sono alberi in mare!!


Cammino fino a Wynnum dove ci sono 10 metri di sabbia e mi metto all'ombra delle mangrovie a dormire.
Non metto i piedi in acqua perchè fa un po' schifo e poi è ventosissimo e non è che faccia proprio caldo da fare il bagno.



in compenso hanno costruito una piscina a ridosso del mare, con acqua salata, provo a metterci un piede ma è gelata!!!! mi ero dimenticata com'è l'acqua dell'oceano, dopo essere stata a fare il bagno ai tropici ora il freddo lo tollero poco.


Niente bagno insomma, un po' di delusione, in compenso mi godo la natura, il sole e i pappagalli colorati sugli alberi

 

lunedì 15 ottobre 2012

la scuola non finisce mai

Oggi sono concentrata, bando alle paranoie e a tutti quelli che sostengono che mi sono imbarcata in un'impresa troppo tosta e che ottenere uno sponsor è difficile.
Fanculo!
ho sempre fatto cose difficili e difficile non significa impossibile.
Questa è davvero una prova di fiducia in me stessa e nelle mie capacità, ed è allo stesso tempo il mio neo...
Ho sempre bisogno di vedere un riscontro dall'esterno delle mie capacità, ho sempre avuto bisogno di vedere il voto sul libretto universitario o di persone che mi dicevano che avevo fatto un buon lavoro.
Solo al mio vecchio lavoro a Milano per sopravvivere alla frustrazione tiravo fuori l'orgoglio e mi davo stimoli positivi da sola.
Ora devo solo pianificare il da farsi e iniziare a percorrere una strada.
Il piano d'azione per i prossimi mesi fino a natale è: secchiare e passare il test IELTS con il voto più alto che riesco, lavorare part time per pagarmi la vita e la retta del college.
Questo è un primo step.
I successivi saranno preparare un CV ad hoc, farmi fare una lettera di referenze dal mio ex capo in Italia, fare lo skills assessment e iniziare a cercare lavoro.
Poi da li si vedrà, ho un sacco di mesi davanti a me...
e sempre tost' gnè lu cazz!!!

domenica 14 ottobre 2012

abbacchiata

Una lunga telefonata con un mio amico e una mattinata spesa su internet sono bastate a scoraggiarmi un bel po'.
La telefonata è un chiaro esempio di truffa da connazionali emigrati: per sponsorizzarlo gli fanno una falsa assunzione per un ruolo che lui in realtà non ricopre e lui dovrà pagarli ben 10000$ all'anno; praticamente tutto quello che guadagna facendo le pulizie e vendendo kebab.
Come se non bastasse l'agente di immigrazione gli ha chiesto 7000$ per sbrigare le pratiche burocratiche, una follia!
Stupido lui che non ha mai cercato un lavoro per le sue qualifiche, nè ha mai letto nulla sul sito dell'immigrazione.
E' proprio vero che quando sei ignorante ti fregano.
A nulla è servita la mia predica sul fatto di arrangiarsi da solo a trovare la sua strada, come sto facendo io (anche se a discapito del mio fegato sigh :( ).
Fatto sta che la telefonata mi ha abbastanza turbato.
Passo poi l'intera mattina su internet a studiare il sito dell'immigrazione e tutti i siti correlati.
mi prende un po' di sconforto a leggere le decine di pagine sull'immigrazione, sul riconoscimento delle qualifiche,le pratiche da fare e soprattutto i soldi da sborsare.
Fatto sta che almeno una certezza ce l'ho: non ho una professione nella lista di quelle valide per ottenere un visto indipendente, cioè permanente. Poco male, mi sarebbe costato una fortuna fare lo skills assessment e avrei dovuto pure superare un esame tostissimo, oltre che avere un IELTS di 7!!!
Ora l'unica via è quella di cercare un lavoro con sponsor.
E qui cado nel baratro dell'ignoto.
Dovrò passare ancora molte ore su internet e molte notti insonni.
Intanto domani vado a fare la tessera sanitaria e per ora mi consolo con un sushi di aragosta seduta all'ombra di un ficus nel parco di Roma Street.
C'è da dire che per lo meno stare in un posto dal clima mite e godersi l'aria aperta e il sole, aiuta.
So cosa significa essere frustrati per il futuro e per il lavoro e vivere anche in una città grigia e deprimente...Milano docet.
E poi come sempre ho l'affetto di tutti gli amici che mi sostengono anche a distanza e che mi fanno sentire meno sola.
Grazie a tutti dell'incoraggiamento.

venerdì 12 ottobre 2012

La mia queenslander

finalmente riesco a dormire come si deve; dormo talmente bene che non sento l'sms di conferma per andare a vedere un'altra casa.
forse sto facendo tutto di corsa ma sento il bisogno di piantare radici il più presto possibile e di mettermi in cerca di un lavoro.
Il miko anno sabbatico è finito, ho viaggiato, fatto esperienze di vita, ora metto le basi per il mio futuro.
Ho una certa fretta di mettermi alla prova nel modno del lavoro qui, voglio testare la mia preparazione e come sempre ho una certa ansia e penso di non essere mai all'altezza di nessun ruolo.
Tutto ciò mi mette di mal umore, oltre alla tristezza che mi porto dentro per gli affetti lasciati a Milano, tanto che non riesco a godermi l'atmosfera festaiola dell'ostello.

Per fortuna il clima è ottimo e riesco a stare fuori tutto il giorno, godendo dei numerosi parchi e giardini del lungo fiume.
Altra cosa positiva la biblioteca di stato dove scrocco internet di giorno e la galleria di arte contemporanea dove lo scrocco di notte!

Non passano nemmeno 24 da quando ho iniziato la mia ricerca di case e già mi trovo a pagare la caparra di una casetta in un sobborgo vicino al centro città: è una tipica casetta di legno su palafitta, con giardino nel retro, di legno, vecchia e scassata, ma economica e grande, e poi è vicinissima ad una fermata del treno, oltre che alla stupenda pista ciclabile lungo il fiume.


https://maps.google.it/maps?q=27+Manning+Street,+Milton,+Queensland,+Australia&hl=it&ll=-27.467764,153.005412&spn=0.009443,0.016351&sll=-27.471267,153.004596&sspn=0.009443,0.016351&oq=27+mann&hnear=27+Manning+St,+Milton+Queensland+4064,+Australia&t=m&z=16&iwloc=A



Se penso che qualche anno fa questo fiume ha strabordato allagando mezza città
ma in fondo si sa, l'Australia è anche il paese delle grandi catastrofi.... 

giovedì 11 ottobre 2012

Brisbane

L'ostello è simile a quello in cui ho alloggiato a Darwin, una casa di legno a palafitta immersa nel verde tropicale.



Sfortuna vuole che nel letto a castello dormo sotto ad un tipo che ha il sonno agitato e si gira e shekera il letto tutta la notte, risultato: sto in coma duro!
Visto che il cervello non mi assiste per pianificare la giornata, esco senza meta giusto per dare un'occhiata ai dintorni e cercare un po' di relax nelle numerose aree verdi.
Non faccio in tempo ad arrivare al parco sul fiume che arriva un temporale con vento forte che nemmeno una mangrovia gigante è sufficiente a ripararmi.
Mi rifugio in uno dei tanti musei della zona sud in attesa che spiova; sono capitata nel sobborgo artistico, pieno di locali e negozi vintage, ma non caotico.
Deve essere anche zona universitaria perchè vedo solo giovani in giro.
Davvero una bella zona, casette di legno ad 1 solo piano, vista panoramica sul fiume e sulla city, profumati alberi di frangipani e palme ovunque, senza contare giardini e parchi.
Non smette di piovere ed io ho anche l'abbigliamento meno adatto, sandali di cuoio e maglietta a mezze maniche, solo che qui non è un monsone tropicale e inizia a fare freschetto. Mi rifugio nel coles e approfitto per fare la spesa; mi ero dimenticata di quanto sia costosa la frutta e la verdura, ben 8$ al kg per le mele, cristo!!!!!!
Me la faccio a piedi fino all'ostello stramaledicendo il clima piovoso subtrpicale (ma me l'avevano detto...) e passo il pomeriggio a pennicare in ostello in attesa che spiova.


Mi sveglio alle 7 di sera, mangio veloce in ostello ed esco ad ammirare la City di notte...
 




Nonostante non mi piaccia l'urbanizzazione devo dire che, come tutte le città australiane, è davvero bella e di notte ancora di più.
Mi faccio un giro per il centro senza dovermi guardare le spalle, mi sento sicura e riesco pure a scroccare una connessione libera alla galleria di arte moderna dove sto fino a mezzanotte


Il giorno dopo ancora in preda al jetlag vado alla biblioteca di stato dove posso usare internet gratis comodamente seduta su un divanetto.
Inizio a vedere i primi annunci di case e noto con piacere che sono inferiori a Sydney. Rispondo ad un paio davvero bassi e in sobborghi molto vicini al centro.
Non faccio in tempo a farmi un giro per i giardini botanici che mi chiamano per andare a vedere una casa.
Meno male che avevo appena comprato la cartina dei sobborghi, così mi dirigo a piedi su per la collina di Kangaroo point.
Approfitto per farmi un giro nel lungo fiume ciclabile, davvero un bel posto dove godersi l'aria aperta.






La casa è in perfetto stile queenslander, tutta di legno, su palafitta, con giardino e barbeque. Peccato si affacci su una strada trafficata.
Aspetto a vederne almeno un'altra prima di decidere.

 

mercoledì 10 ottobre 2012

verso la terra della regina

Appena scampata al controllo dei bagagli all'arrivo all'aeroporto di Melbourne; mi hanno guardato e non mi hanno fatto passare per la quaranteen zone.
Fa uno strano effetto familiare di amore-odio tornare a Woodend nella mia vecchia casa, dove ho vissuto 6 settimane quando lavoravo in fattoria.
E' ancora freddo anche se è primavera inoltrata e tutto è in piena fioritura. Non so se starnustisco per l'allergia o perchè mi sono presa un raffreddore per lo sbalzo di temperatura.
Si festeggia con i coinquilini il mio ritorno e i soldi che Dave ha ricevuto per l'infortunio sul lavoro, ben più di quelli sperati 16000$!!!!
Guardiamo le foto del mio viaggio in Tailandia e dell'Italia, poi crollo sul divano in balia dei fumi dell'alcool.
Mi sveglio molto prima dei Kookaburra, con una sete infernale e in un bagno di sudore per aver dormito davanti al camino; non riesco più a prendere sonno fino alle 11 di mattina.
Vado a fare una visita alla famiglia di Dave a cui porto i confetti di Sulmona e torno a casa nel panico di come faccio a ficcare tutte le cose che ho lasciato qui, compresi i pesanti scarponi da trekking.
Il mio coinquilino è talmente gentile da accompagnarmi in aeroporto dove peso i miei 2 bagagli e...
panico! sono entrambi fuori limite di peso!!!! 22kg quello da imbarcare dove il massimo era 20 e ben 14 contro i 10kg per quello da portare su.

E ora come faccio?

Carico la valigia e non mi dicono niente per i 2 kg in più, l'ho scampata, ma per lo zaino 4 kg in più sono troppi, soprattutto per una compagnia low cost dove ti fanno pagare tutto.
Allora cerco di svuotarlo e mettermi addosso più roba possibile.
Risultato: abbigliamento barbone estate-inverno, scarponi da trekking, jeans, 2 felpe legate in vita, 3 maglie e 1 felpa indossata, macchina fotografica a tracolla, computer 2 libri portati a mano.
Al gate di imbarco fermano una tipa davanti a me per bagaglio in eccesso e non fanno caso al mio, oppure erano imbarazzati per come ero conciata che non hanno avuto il coraggio di bloccarmi.

Fatto sta che questo paese continua per me ad essere un lucky country!!!!

Decollo alla volta della "terra della regina" in barba a tutti quelli che me l'hanno sconsigliato per il clima subtropicale.

Appena atterrata mi abbraccia una brezza calda di mare, sono felice della mia scelta.

Intorno a me solo persone sorridenti e rilassate. Faccio subito il paragone con Milano dove nell'ultima settimana ho avuto l'ennesima conferma che la gente è stressata, nervosa, isterica e spesso infelice.

Sono ancora più convinta della scelta che ho fatto, anche se mi aspettano mesi duri se non anni.

martedì 9 ottobre 2012

1 anno

Esattamente 1 anno e 2 giorni fa partivo per l'Australia, con la gastrite da ansia, tanti sogni e un piccolo zaino in spalla.
Ora, così come si è raddoppiato il bagaglio, anche i sogni sono aumentati e la paura..
Stavolta però non è la paura di viaggiare, di vivere una vita diversa, di cambiare abitudini, di dormire sotto nuovi tetti, ma è la paura di non farcela a realizzare il mio sogno di vivere qui.
Le prime ore di viaggio sono turbate dalle forti emozioni provate per gli amici che ho salutato e dalla paura dell'ignoto, ma quando dall'aereo ho iniziato a vedere paesaggi nuovi e meravigliosi sono tornata a sognare; per non parlare di questa mattina quando mi sono svegliata, guardando dal finestrino ho visto le verdi coste del Vittoria e mi è salita un'emozione infinita.
Non vedo l'ora di atterrare nel Queensland e respirare l'aria calda, vedere l'oceano e inebriarmi del profumo dei frangipani.
Per ora spero solo che quelli della dogana non mi trovino i ciocchini del mulino bianco che ho imboscato in valigia!