mercoledì 30 ottobre 2013

una domenica italiana

Eccolo il tanto atteso Norton St festival, a little Italy.
Ricordo ancora il primo anno in Australia, andavo ancora al college e uno dei miei insegnanti mi chiese se ero stata a questo festival; io all'epoca non sapevo neppure dove fosse little Italy!
Quest'anno l'ho scritto sul calendario così da non dimenticarmene e, piena di aspettative mi inoltro nella baraonda del festival.
C'è un sacco di gente, sembra di stare alla Madonna della libera di Pratola!!!
La delusione si fa vanti subito con il cuoco sul palco che spiega una ricetta italiana...usando pasta barilla e sugo barilla pronto...bella merda!
Si susseguono una serie di  stereotipi dell'italietta di 50 anni fa, dalle finte maschere veneziane, alla piadina che aveva di originale solo il prosciutto di parma, alla porchetta fredda e non croccante, al pulcinella che non sa cos'è una tammorra e non sa  suonare a tempo nemmeno il triccheballacche nonostante parli il napoetano.
 
 
Il fondo lo tocca il cantante napoletano lampadato apprezzato dal pubblico di ultra sessantenni.
 
Al di la delle cose deludenti, degli stand libanesi e turchi e degli stereotipi, ci sono state anche cose che mi hanno piacevolmente stupito e mi hanno fatto sentire la mancanza di casa: stand degli arrosticini con tanto di punto vendita di canale e cubo per fare gli arrosticini!!!
Stand di limoncello e le sue varianti Aussie, limencello, passioncello e arancello.
Mostra di auto d'epoca, molte 500 e alfa.
Stand di dolci siciliani.
Ovviamente il tutto di qualità inferiore agli standard italiani.
 
La cosa che piu' avevo aspettato era in realtà la sera, un concerto di un gruppo folk salentino, il cui il cantante-chitarrista era nel giro degli amanti della musica e danza popolare quando ero a Milano, insomma una vecchia conoscenza.
Eccomi in mezzo alla folla!!!
 
Che dire, ballare le pizziche dopo un anno fa un certo effetto, la cosa brutta è che ero da sola, d'altronde è un po' il leitmotiv della mia esperienza qui in Australia.
 
 
 
La cosa piu' insolita è stata il dopo concerto.
Notata da un po' di personaggi del pubblico, tra parentesi tutti over anta, mi piombano addosso diverse persone a chiedermi chi sono e come mai so ballare.
Mi becco così in sequenza: una professoressa di linguistica italiana all'università, una giornalista che mi intervista a proposito del ballo folk, la presidente dell'istituto di cultura italiana a Sydney che ci avevano presentato anche all'ingresso.
Rimedio così un invito al cocktail di pezzi grossi dopo il concerto al piano di sopra dell'italian forum.
E li scrocco un po' di vino buono italiano e una serie di stuzzichini ghiotti sempre italiani.
Faccio la conoscenza di una serie di personaggi che mi chiedono chi sono e cosa faccio in Australia, ma solo quando uno di questi mi da il suo biglietto da visita mi rendo davvero conto di trovarmi in mezzo a pezzi grossi...era il senatore catanese Giacobbe!
 
 
 



domenica 20 ottobre 2013

Full moon ride

L'estate è scoppiata con largo anticipo e questo lo sapevamo già, io sono già abbronzata come dopo aver fatto 15 giorni in Puglia e gli incendi hanno già devastato vaste aree di bosco.
Proprio questa settimana è scoppiato il piu' grande incendio del New South Wales da dieci anni a questa parte. Il vento soffiava a 45 km orari che non riuscivo a tornare a casa in bici dopo il lavoro ed ha portato in città il fumo degli incendi nella zona delle Blue Mountains. Il fumo era talmente tanto che ha oscurato il sole, sembrava un'eclissi e l'aria sapeva di fumo.

ecco alcune immagini tremende

http://www.buzzfeed.com/simoncrerar/surreal-images-from-nsw-bushfire-crisis

Il caldo di questi giorni mi impedisce di fare altre camminate con gli escursionisti e fu così che mi unii ad una biciclettata notturna, in occasione della luna piena.
Ecco il mio gruppo, come al solito persone di tutte le età, etnie e bagaglio culturale.


Partenza da Cronulla!!!
Sono 33 km fino in centro città. Partiamo che la luna piena sta sorgendo dal mare, rossa, enorme, spettacolare!
Il percorso è tutto su una pista ciclabile, tutta al buio e per la maggior parte lungo il mare.
Una goduria per i polmoni e le gambe.
Sosta in San Souci per un pic nic collettivo con cibo condiviso. Ovviamente ero l'unica che aveva cucinato qualcosa, gli altri avevano comprato snack e frutta.
Ci sono un fisico che gestisce anche un programma radio, una biologa che lavora promuovendo mezzi di trasporto ecosostenibili, un pazzoide di Hong Kong, un russo che non ha spiccicato parola per tutto il tempo e ha fatto solo le foto, un ingegnere che suona il flauto traverso, insomma un gruppo davvero interessante.
La cosa piu' bella è stato scoprire che molti di loro partecipano alla Critical Mass di Sydney che si tiene ogni ultimo venerdì del mese. Ecco ora so cosa fare il venerdì sera!!!

lunedì 14 ottobre 2013

Collaroy to Manly

Ecco un'altra bella camminata di 11 km lungo la costa nord di Sydney, questa volta con un altro gruppo di escursionisti.
 

Giornata di caldo fuori stagione, 35° e siamo solo in  primavera!!!
Si parte da Collaroy Beach e il forte vento inizia subito a disturbare la camminata, ma almeno non ci fa sentire troppo caldo.


Lungo il cammino incontriamo bambini in costumi rosa che fanno gare di life guard sulla spiaggia, colonie di pellicani che stanno pigri ad osservare la gente e giocatori di golf con i loro vestiti immacolati.


Le foto parlano da sole, ora capisco perché quelli che abitano nelle spiagge nord snobbano quelli dello Shire.


Ogni spiaggia ha la sua rock pool di acqua salata




Dee Why beach con la laguna alle spalle



Curl Curl Beach

Freshwater


E questo è il lato nord di Manly Beach. Delle tante volte andata a Manly non ero mai arrivata fino al lato nord.


Non mancano i surfisti con la tavola caricata in bici, tipico animale da spiaggia molto diffuso anche a Cronulla dove vivo.



La passeggiata si conclude come sempre in un pub, stavolta provvidenziale vista la sete assassina da caldo e vento forte.
Quando il cielo si inizia a coprire decido di mollare il gruppo, prendo il traghetto verso la città e sfiga vuole che il traghetto non può attraccare al porto perché una nave di crociera sta facendo manovra nella baia, proprio davanti all'Opera House.
Nella mezz'ora che aspettiamo in traghetto ci godiamo lo spettacolo di questo gigante silenzioso, una sorta di palazzone di lusso trainato a passo lumaca fuori dal porto


venerdì 11 ottobre 2013

la dura vita dell'emigrante

Non potevo non scrivere un post sulle case in affitto qui nello Shire e la lotta all'ultimo sangue per affittarle visto che ci sono dentro fino al collo e non so come uscirne!!!
Sin da quando ho avuto il visto (e con questo intendo il giorno stesso) mi sono messa alla ricerca di un mini appartamento per vivere per conto mio, un sogno che faccio da quando ho iniziato a condividere case all'università con gente della peggior specie; sono 13 anni che condivido e ne ho viste di tutti i colori, dal medico alcolizzato, alla mignotta che ne portava uno diverso ogni sera, a chi non pagava l'affitto, al pusher, al depresso, a di nuovo un alcolizzato. La cosa bella è che ho vissuto in casa tante culture diverse, da tanti paesi diversi, Eritrea, Turchia, Corea, Cina, Giappone, Colombia, Venezuela.
Pensavo che vivendo finalmente con un Aussie mi avrebbe fatto da trampolino da lancio per integrarmi in questo paese, ma alla mia terza esperienza di condivisione con Australiani posso davvero dire che ho voglia di andare a vivere da sola e che  la vedo dura l'integrazione con gente così chiusa di mentalità e ignorante. Ma non mi arrendo e attendo con ansia l'incontro di un Aussie acculturato e open minded.

Il capitolo ricerca appartamenti è una lotta all'ultimo sangue per accaparrarsi case tugurio fredde in inverno e calde d'estate.
La routine è: ricerca di annunci su internet in appositi siti di agenzie immobiliari, prenotazione dell'ispezione, che è rigorosamente collettiva, visione dell'appartamento, il piu' delle volte un letamaio e consegna di una tonnellata di documenti.
La prima volta, inesperta e ingenua, mi presento all'appuntamento e mi rendo conto che sono presenti tutti gli interessati, ma TUTTI INSIEME!!! e si hanno solo dieci minuti a disposizione per vedere in 20 due metri quadrati di casa, spesso ancora arredata. Li ti rendi conto come vive qui la gente. E' piu' facile trovare case con tavole da surf e skateboard che con un tavolo e sedie per mangiare, televisioni giganti al plasma che un forno per cucinare.
Decisamente altre priorità rispetto al nostro paese.
La maggior parte delle agenzie richiede 100 punti di identificazione, basati su tutti i documenti che puoi procurare (passaporto, patente, certificato di nascita, medicare ecc), piu' una serie di altre scartoffie che dimostrino che lavori, che hai soldi e che sei affidabile.
Io in realtà ho tutto: statement bancario, contratto di lavoro e buste paga, documenti di identificazione ecc. L'unica cosa che mi manca è la mia precedente storia di affitti e referenze da un proprietario o agenzia immobiliare, non avendo mai affittato con un contratto e avendo sempre condiviso case con altri. A quanto pare è la cosa piu' importante visto che non riesco ancora a prendere casa ed è già passato un mese.
Dopo la prima fregatura, dove ho consegnato i documenti il giorno dopo l'ispezione ma la casa l'avevano già data via, ora ho imparato e consegno i documenti subito dopo aver visto la casa. Peccato che qualche giorno dopo mi chiamino per dire che hanno dato la casa a qualcun altro.
Posso capire che ci siano persone con punteggi piu' alti dei miei ma la cosa assurda è l'alta competizione per appartamenti cadenti.
L'ultimo visionato aveva muffa su tutte le pareti, moquette distrutta e bagno messo peggio di un cesso pubblico. Sembrava non ci avesse vissuto nessuno da una vita, aveva l'odore di cantina, di posto chiuso, di morte!!! Mi sono sentita persino male a consegnare i documenti per quel cesso di casa, ma non posso permettermi di fare la schizzinosa, poi in vita mia mi sono sempre adattata a vivere in case modeste, le imbiancavo, le ripulivo e le rendevo vivibili.

Non solo qui le case sono costruite a risparmio, con le pareti di cartongesso che sembra di stare in campeggio, la moquette pur essendo un posto di mare e le cucine spesso senza forno, non c'è impianto di riscaldamento l'inverno e i tetti di lamiera le rendono incandescenti d'estate, ci si scanna pure per prenderle in affitto a cifre da capogiro. Io sto applicando solo per case sotto ai 300$ a settimana!!!! Se poi vuoi una casa restaurata di nuovo devi aspettarti di pagare dai 300 in su per un bucolocale. Dove sono ora costa 440$ che dividiamo in due ma la mia stanza è grande quanto un ripostiglio.

Sto seriamente pensando di comprarmi una rulotte...

lunedì 7 ottobre 2013

secondo anniversario Down Under

Non potevo trovare un modo migliore per festeggiare il mio secondo anniversario  qui in Australia che con un bel viaggio on the road!
La fortuna ha voluto farmi incontrare una degna compagna di viaggio con la giusta preparazione fisica e spirito di avventura da propormi l'idea di viaggio.
 
Mezzo di trasporto:
bicicletta
Giorni a disposizione:
3
Kilomeri pianificati:
100
Meta:
New Castle via central coast e laghi
 
Ovviamente non siamo state così incoscienti da prendere strade non battute, perse nel bush o lontano dalla civiltà, ma abbiamo seguito un percorso quasi tutto ciclabile e non lontano dalla linea ferroviaria, di modo da appoggiarci al treno in caso di necessità.
 
La cosa piu' bella è come sempre condividere un viaggio con persone con cui si è in sintonia.
 
Ecco le nostre bici sul treno per Gosford.
 
 
 
 
Prima tappa 25 km fino a The Entrance, forse chiamata così perché sorge in un braccio di terra dove il lago Tuggerah sfocia nell'oceano.
Bellissimo posto di mare e di lago famoso per ospitare una colonia di pellicani, che stanno tranquillamente a riva tra le persone
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Decidiamo di fermarci per la notte visto che non troviamo nessuno ostello a nord verso gli altri laghi.
 
Seconda tappa Toukley, altri 15 km e siamo sopra ad una striscia di terra che separa il lago Tuggerah dal lago Munmorah con una colonia di cigni neri e negozi dalle scritte bizzarre....
 
 
Cambio programma vista la mancanza di alloggi economici lungo la costa e ci avviamo nell'entroterra verso Wyee.
Il percorso è duro, salite ripide sotto il sole cocente di mezzogiorno e asfalto rovinato.
Il treno è la nostra salvezza e fortuna vuole che passa da li a dieci minuti.
Arriviamo a New Castle in un'ora, giusto per pranzo e per prenotare una notte in ostello.
L'ostello sembra un college inglese vecchio stampo, tutto di legno, divani in pelle rossa, caminetti e librerie vecchie e polverose.
New Castle ha una spiaggia piccola ma una bella panoramica sul promontorio col faro.
 
 
 
 
 
Non ho la stessa opinione del promontorio che prendiamo il giorno successivo sulla via del ritorno verso sud: una salita ripidissima, raffiche di vento contrario e nuvoloni all'orizzonte che si avvicinano, e soprattutto una colazione da campioni sullo stomaco da digerire!!!!
 



I  primi dieci km sono davvero duri, quasi tutti in salita e contro vento, ma il paesaggio è mozzafiato.

La situazione migliora andando verso l'interno per poi prendere una lunga discesa verso il lago Macquire.
Il posto è molto bello e la pista ciclabile segue tutto il perimetro del lago con zero dislivello, una goduria per le gambe.
Prendiamo il treno a Fassifern stanche, sporche, sudate ma contente, con i nostri 90 km sulle gambe e le mille immagini di paesaggi di mare e di lago davanti agli occhi.

 


 
Questo mini viaggio avventura è l'ulteriore conferma di quanto la voglia di viaggiare sia viva piu' che mai, anche ora che ho la sicurezza del visto, un lavoro stabile per un po' di anni e che mi piace e soprattutto che vivo in un posto di mare da favola.
E' proprio vero che quando inizi a viaggiare nella vita non vuoi mai smettere e risulta incomprensibile di come alcune persone non amino spostarsi dalla loro città natale per vedere nuovi posti e incontrare gente diversa.
Il viaggio in bici poi è l'incarnazione dell'avventura, lo senti sulle gambe, lo respiri nel vento che ti abbraccia, nel sole che ti brucia la pelle, nel sudore sulla fronte, nel peso dello zaino sulle spalle, nel non sapere cosa c'è dopo la curva o alla fine della salita.
 
Era da tempo che volevo fare un viaggio in bici ma non potevo immaginare che fosse così bello.
La libertà di fermarti quando vuoi, per fare una foto o per uno spuntino o semplicemente per goderti il panorama; la libertà di cambiare strada, di partire e arrivare senza piani, di godersi il momento, di non pensare né al passato nel al futuro.
 
Avrei voluto fare piu' km, vedere piu' paesaggi, avrei dormito ancora in ostello e chiaccherato all'infinito con la mia compagna di avventure ma devo tornare alla mia quotidianità, il mio lavoro, la ricerca di una casa per conto mio,  i miei progetti di vita che piano piano sto concretizzando.
Ed è per questo che sono felice qui, perché piano piano i miei sogni stanno diventando realtà