martedì 25 febbraio 2014

River Canyon

Finalmente l'escursione che tanto aspettavo arriva.
Sveglia alle 5 e mezza per stare in città alle 7 e mezza dove l'organizzatore, un ricercatore polacco appassionato di escursionismo, ci viene a prendere con una land rover da 11 posti!
 

Il viaggio è lungo, sono almeno 2 ore e mezza fino alle Blue Mountains e un'altra ora di off road per raggiungere il tunnel con i glow Worms.
Il sentiero che porta al vecchio tunnel dei minatori è corto e di moderata pendenza, la vegetazione è fitta, rigogliosa e c'è molta umidità.









Arrivati a metà del tunnel spegnamo le torce e assistiamo allo spettacolo di bioluminescenza di queste creature. I glow worm sono le larve di una specie di mosca, ed emettono una luce blu fluorescente
che illumina la caverna come una via lattea.




Dopo lo spettacolo del cielo stellato nel tunnel, ripartiamo e ci facciamo un'altra ora di jeep off road.
Questa volta il percorso non è segnato e ci inoltriamo in mezzo alla vegetazione a tratti così fitta che mi chiedo se ci siamo persi.


 
 
Finchè arriviamo nel fondo della gola dove c'è un corso d'acqua che si ci guida nel canyon.


Il posto è davvero suggestivo e distoglie l'attenzione sulla temperatura gelida dell'acqua in cui a tratti dobbiamo immergerci fino alle cosce.














Il percorso nel canyon è talmente bello che dura troppo poco.
Sarei rimasta tutto il giorno a guardare e fotografare le pareti di roccia e i giochi di luce del sole che filtra dall'alto. Ne è valsa  davvero la pena nonostante la sveglia all'alba di domenica, di tutte le ore di viaggio, del percorso tra gli arbusti e dell'acqua gelida.

Risaliti dal canyon siamo talmente nel trip che non vogliamo tornare in città, nonostante siano già le 18 passate.
Decidiamo di andare a vedere il tramonto ad un famoso lookout, dove si gode il caratteristico panorama delle Blue Mountains, paretoni verticali a strapiombo su valli scavate dal vento.





 

exploring NSW

E mentre in Italia cambia di nuovo il presidente del consiglio, in Ucraina scoppia la guerra civile e in Venezuela è quasi golpe, io mi godo il benessere e la pacifica vita agli antipodi.
Qua giu' sembra di essere fuori dal mondo, fuori dai conflitti, dalle crisi politiche ed economiche, dove le preoccupazioni piu' grandi sono cosa fare da mangiare la sera e dove andare il fine settimana.
A volte quando sento gli Australiani lamentarsi per le cavolate, reagisco dicendo che questi non sono veri problemi e che li manderei a vivere in altri paesi.
Un po' mi sento quasi in colpa di godermi anche io la vita consapevole che dall'altra parte del mondo c'è gente che viene ammazzata nelle piazze, c'è ingiustizia sociale, mancanza di posti di lavoro, corruzione e dispotismo.
 
Resta il fatto che in casa ci sto poco e ogni fine settimana è buono per andare a fare un'escursione.
 
Questo è uno dei tanti percorsi del gigantesco Royal National Park, da Heathcote ad Engadine dove abitano i miei colleghi.
Sono 14 km di camminata di media difficoltà, con una parte di arrampicata e due punti dove nuotare.
L'acqua è tiepida, molto piu' calda di quella dell'oceano e la giornata è davvero bella per tuffarsi.
 
 









Il fine settimana seguente il tempo è brutto, ma non è un deterrente che mi tiene lontano dalla natura.
Si parte in 20 con il kway sotto la pioggia battente e si fanno 7 km da Wattamoolla beach a Marley beach sempre dentro al Royal National Park.
Nonostante il tempo e il fatto che sono bagnata da capo a piedi (anche le mutande!!!) me la godo lo stesso, panorami mozzafiato e buona compagnia


 









Terza settimana di nuovo al Royal National Park, questa volta più a nord, da Bundeena a Marley beach. Passeggiata leggera, piacevole e un sole meraviglioso che accende il blu dell'oceano e del cielo.
La spiaggia di Marley rivela dietro una duna di sabbia una laguna palustre e uno strano cimitero di uccelli mezzi sepolti dalla sabbia.