venerdì 14 ottobre 2011

I me mine

Quando ti spogli di tutto il superfluo di tutte le comodità che avevi a casa, la tua stanza, un vestito diverso ogni giorno, un bagno pulito, una cucina fornita e funzionale, inizi a renderti conto che le cose importanti nella vita sono altre, e ogni piccola cosa insignificante che riesci a ottenere ti sembra un grande traguardo. Tutto questo mi rende immensamente ricca e felice, anche se dormo in 6 metri quadri condivisi con una ragazza di cui capisco solo la metà di quello che mi dice, ho un bagno in comune con almeno 10 persone, senza il bidet e con la doccia che è attivamente infettiva tanto che ci devo entrare con le ciabatte, per non parlare della cucina dove le pentole hanno 3 dita di croppa sopra, non ci sono abbastanza tazze per tutti (i bicchieri nemmeno ci sono), la metà dei fornelli è rotta e l'altra metà è occupata dalle pentole dei ragazzi tedeschi che cucinano le loro schifezze puzzolenti e bisunte. Così anche solo riuscire a cucinare un piatto di pasta decente, capire come funziona la lavatrice a dollari o semplicemente capire cosa dice la gente per me sono piccoli ma intensi momenti di gioia.
Stasera ho sperimentato il vero linguaggio universale: la musica e la danza. Queste serate conoscitive multiculturali non finiscono mai di stupirmi e di riempirmi. Credo che questa sia la vera ricchezza di un'esperienza in un paese diverso dal tuo.
Non c'è niente di più emozionante del 1° giorno di scuola, soprattutto quando è inaspettato! Ero andata a pagare la tuition fee (per fortuna la mia carta di credito ha funzionato)e mi sono a sorpresa ritrovata in una classe dove mi ha catapultato un mio compagno di ostello incontrato li per caso. Sono tutti così friendly e gli insegnanti davvero divertenti, fanno lezione con you tube!!!! La cosa più bella è che ho conosciuto subito diversi ragazzi e finalmente 1 italiano con cui ho trascorso uno splendido pomeriggio a parlare di vita e di emozioni. Oggi non ci sono foto a raccontare la mia giornata perchè quello che ho vissuto è tutto impresso dentro di me, ma non come una foto o un quadro, ma come qualcosa di solido, fatto di strati di emozioni. Ero talmente piena di emozioni che mi sono dimenticata di pranzare..