lunedì 29 giugno 2015

positive vibes

Al momento non c'è niente che mi faccia stare bene così come la danza.
E' la finestra di tempo in cui mi sento davvero connessa con me stessa e con gli altri, senza pensieri superflui, senza distrazioni, senza le tremila pippe mentali che mi faccio sempre. Devo solo concentrarmi sulla musica e poi lasciare libera l'energia.

In questo periodo in cui stiamo preparando un paio di routine da portare in giro poi mi sento ancora più motivata.
Il primo spettacolo c'è stato questa settimana alla festa di fine corso di Saul, il musicista e maestro di percussioni di Soul Drummers, ragazzo di una delle ballerine del mio gruppo.
Ero super gasatissima per questa occasione, ballare in un drum circle di 50 percussionisti, super good vibrations!!!!
Ero talmente presa dalla cosa che ho deciso di fare i costumi per tutte. Mi sono presa anche mezza giornata di permesso al lavoro per poter finire di cucire!!!
Ecco la divisa completa, anche di orecchini Afro!



Arriviamo in ritardo (ora africana) e sotto una pioggia a dirotto che ti entra nelle ossa, ma la musica e le vibrazioni sono talmente intense che ci prende che stiamo ancora parcheggiando le macchine.
 Ecco il drum circle!!!

E noi che riusciamo più o meno a ballare nello stretto corridoio tra i percussionisti.
Ho anche rischiato di dare un calcio ad uno in prima fila!!


Bella serata davvero, fin troppo corta, avrei ballato fino all'alba con quella musica!





I video della performance

https://www.youtube.com/watch?v=lRe7294DSZM&feature=youtu.be

https://www.youtube.com/watch?v=wLhYe0yW3UE

mercoledì 10 giugno 2015

Afro retreat

Non so se sono io super in forma o il livello del campo di danza era troppo basso, fatto sta che non ho avuto gli stimoli che pensavo e questo campo è stato un po' sotto tono.
Mancava tutta la crew delle Blue mountains visto che lo stesso fine settimana arrivava il Dalai Lama proprio a Katoomba, e molte delle ballerine più brave di Sydney.
 
Come al solito le cose troppo facili non mi stuzzicano, sono sempre alla ricerca di qualcosa di più, di diverso, forse sono semplicemente pronta per andare a studiare danza in Africa e fare il grande passo.
 
Comunque il posto era molto bello e l'allegria e le belle persone non sono mancate.
Siamo in un campeggio a Toukley, una striscia di terra tra il Tuggerah lake e l'oceano, immersi nel verde e circondati da tantissimi uccelli. 



 
Vista del lago
 



vista del mare
 

Per essere il primo fine settimana d'inverno non si sta poi male, sole, cielo sereno e 20 gradi di giorno, adoro l'inverno qui in New South Wales!!!


Stavolta ci sono anche gli Afro kids, un gruppo di bambini Afro-Australiani, alcuni nati qui da coppie miste, altri adottati, tutti con la passione per la danza e la musica africana, sono uno spettaolo!

 
 





eccomi concentrata su una danza tradizionale del Ghana


 

lezione di sabar
 







 



afro barbecue per cena, con agnello e pollo alla brace!!!
 

e falò per passare la serata all'aperto.
 

 
ultima serata dedicata alle performance, ecco il mio maestro Lucky che vola!!!
 

 


e Fodè e Yacou del Senegal con i loro salti da Sabar
 



martedì 9 giugno 2015

Bamarang Retreat

Eccomi sopravvissuta ad un fine settimana nel bosco cibandomi di semi, frutta secca e verdura.
No non era un corso di sopravvivenza ma un ritiro salutista/spirituale nel bel mezzo di una riserva naturale.
 
Che io fossi una persona nemmeno lontanamente spirituale questo si sapeva da tempo, ho deciso comunque di andare, fa sempre bene un fine settimana lontano dalla città.
 
Poi c'erano lezioni di danza Afro tenute dalla mia amica-compagna di danza Emilia, di djembè tenute dal suo compagno, classi di yoga e di massaggio Thai, era comunque culturalmente interessante.
 
Mi viene a prendere un tipo strampalato ungherese col suo campervan e ci facciamo il viaggio verso Nowra chiaccherando di vita, emigrazione, sogni e aspettative.
Il viaggio è piacevole, ci si ferma a pranzo a Kiama, proprio vicino al Blow Hole e al primo incrocio di Nowra becchiamo fermi in coda gli organizzatori!
 
Arriviamo in questa bella riserva bagnata dal fiume Shoalhaven da cui tutta la regione prende il nome.
Mi guardo intorno e inizio a perlustrare il cottage che mi hanno dato in condivisione con una coppia e un'altra ragazza.
Sembra una baita di montagna, tutta di legno, ma con caratteristiche tipicamente australiane, come i dipinti aborigeni sul pavimento.
 

 o le pitture sulle pareti che richiamano la tipica vegetazione locale.
Adoro lo stile di questa casa, quasi quasi ci vivrei!!


il mio letto a castello, dove la prima notte mi ritrovo un bel topo in cerca dei miei muffin alla carota.


Non potevo non fotografare il bagno, con particolare attenzione al portarotolo e alla doccia, spettacolo!!




Fuori un letto a dondolo. Riesco a starci 5 minuti poi il materasso polveroso inizia a darmi allergia e il relax finisce in starnuti a ripetizione.


Il cottage è a 7 minuti circa di cammino verso la sala comune e gli altri dormitori. Poco male, mi faccio una bella camminata nel verde e mi godo gli ultimi tepori autunnali, visto che le previsioni hanno detto che quest'anno l'inverno inizierà con un'ondata di freddo ben oltre le medie stagionali.


In mezzo al bosco qua e la compaiono statue di Budda... è decisamente un posto dove fanno ritiri spirituali.


 



C'è anche "l'alveare" per la meditazione, una sorta di igloo fatto di fango e altri materiali naturali, con cuscini all'interno per sedersi e...non fare niente, il tanto agognato non fare niente e meditare.
Mi viene sempre in mente il mio prof di matematica del liceo quando diceva "meditate papocchi" ed era tutto tranne che spirituale!





Piccola curiosità: scovo uno strano accumulo di plastica e di oggetti spazzatura di colore blu nel bosco.
Mi meraviglio che in un posto così, dove i proprietari hanno fatto case di materiali eco-sostenibili, dove tutto è basato sul rispetto dell'ambiente, dove sono vegetariani, ci siano dei rifiuti abbandonati.

 
Invece mi fa notare il maestro di percussioni che è opera del Satin Bowerbird.
Sono uccelli di media taglia, i maschi hanno le piume blu brillante, violetto e verdi sulla pancia e sono noti per la costruzione di  appariscenti "aree di corteggiamento" e non nidi come si potrebbe pensare. Questi consistono in due pareti parallele di rametti piantati nel terreno che servono per attirare le femmine durante la stagione dell'accoppiamento. Davanti sono raccolti oggetti blu di varia natura: tappi di bottiglie, pezzi di plastica, piume, fiori, conchiglie, tutto rigorosamente blu.
Il maschio mantiene questa area per un anno, fino alla maturità sessuale quando, all'arrivo della femmina inizia una danza di corteggiamento eccentrica e rumorosa
Se la femmina rimane impressionata dalla danza, si muove nel corridoio di rametti per l'accoppiamento e poi abbandona il luogo per cercarne uno più consono alla costruzione del nido per conto suo, di solito molto in alto su un albero.
 
 
 Un'altra zona molto bella è il camino esterno nell'area comune, circondato da divani e cuscini.
 


La prima lezione è all'aperto, percussioni!!! Iniziamo bene con un drum circle, stavolta vengo messa nel gruppo di livello intermedio. Sto migliorando oppure i principianti sono così scarsi che anche io li batto?!


Comunque è sempre bello e Saul è davvero un bravo "direttore d'orchestra", il divertimento è assicurato.
Ci insegna un paio di ritmi tradizionali del Ghana ed è difficile per me restare seduta su una sedia, con quelle vibrazioni mi viene voglia di ballare!!!


La lezione di danza Afro e Afro-Brasiliana si svolge nella sala riscaldata fortunatamente, anche perché al tramonto inizia a fare freschino nel bosco.
Facciamo una danza di apertura celebrativa originaria di Bahia e una danza del Ghana.


Lezione di massaggio Thai, davvero una cosa nuova e interessante per me. Peccato che sono in coppia con un gigante e mi tocca faticare un bel po' per massaggiarlo dalla testa ai piedi. lui in compenso mi devasta!!

 
Pranzo collettivo davanti al camino.
Ecco il tema cibo richiede un po' di spazio


La cuoca è anche lei tutta presa da questa ondata di spiritualità e salutismo a tutti i costi che cucina solo vegetariano, gluten, dairy, sugar free..tutto free!!! à
Insomma ci tocca mangiare verdure, frutta secca e semi per tre giorni!
Prima di ogni pasto dobbiamo dire un OHM di ringraziamento e lei ci presenta i piatti cucinati...che io sinceramente trovo poco saporiti e poco originali, ma considerando la passione, la fatica e "la spiritualirtà" che ci ha messo, evito di far polemica.
La prima sera minestrone, insalata e spinaci con patate dolci...insomma il minestrone lo fa meglio mia mamma. Secondo giorno, riso integrale, insalata, felafel. La sera intravedo una pizza ma perdo subito la speranza quando mi ricordo che è senza glutine...un incrocio tra un pezzo di cartone e una soletta. Terzo giorno, zuppa di zucca, insalata  e altre verdure al forno.
Non mi dispiace mangiare tutta quella verdura, è che a fine pasto ho ancora fame!!!
La cosa divertente è che ci sono altri tre italiani e tutti mangiano come lupi...finiamo a mangiare di nascosto cioccolata e snack vari portati al campo.
La cosa più traumatica è la colazione; già a me il porrige inglse mi fa abbastanza schifo per la sua consistenza papposa, in più questa me lo fa di semi di chia...sembra cemento, grigio e colloso. Servito con mele cotte, un mix di frutta secca che è l'unica cosa che da corpo e croccantezza a quello che sembra la sbobba dei carcerati. Poi per dare sapore a tutta sta roba cucinata senza zucchero ci sono tre ciotoline magiche: una con la cannella, una con il miele e una con della roba nera spezzettata che sembra cioccolata. io ovviamente abbondo. scopro solo dopo che era carrube!!!! cacchio ma si da ai maiali da noi!!!
Risultato di una dieta senza latticini e ricchissima di fibre: costipazione estrema e gonfiore alla pancia.
Alla faccia del super food, dei cibi attivatori e super salutisti, io mi sento pesante e con una fame che mangerei un bue intero!!!
Ste cose vanno bene per gli hyppies australiani non per un'amante della cucina come me.

Parentesi cibo a parte, il gruppo è eterogeneo, non ci sono solo invasati frikkettoni spirituali, ci sono anche persone normali venute per fare un fine settimana in mezzo alla natura dove praticare djembè, danza e yoga.
Rimangono anche loro come me perplessi alla cerimonia di apertura.
Siamo tutti in cerchio con gli occhi chiusi in una stanza satura di incensi. Il maestro di percussioni inizia un ritmo tribale con un tamburo indiano e le due ragazze ci affumicano con delle foglie di salvia che bruciano e delle piume di aquila.
Sembra un rito sciamanico.
Ci danno così il benvenuto al ritiro.




Altro momento spirituale dove, invece di connettermi con gli altri, mi chiedevo cosa stessi facendo li in mezzo a quella gente.
Due dei facilitator, come si chiamano qui, sono anche musicisti, gli stessi che fanno i canti mantra in sanscrito dove mi sono ritrovata qualche settimana prima con Ilaria.
Ancora una volta devo sorbirmi sti "canti della chiesa" e mi riprometto di non ficcarmi più in situazioni come questa!
La musica è ipnotica e la stanchezza si fa sentire, non resisto e mi appisolo durante il concerto. Poco male, tanto ci sono solo fissati che ripetono in eterno 4 frasi in sanscrito di cui non sanno nemmeno il significato


Non poteva mancare la cerimonia di chiusura.
Andiamo in silenzio su un'altura panoramica e stiamo in silenzio a contemplare il paesaggio.
Si è alzato il vento e fa freddino, io sono stanca e mi si chiudono gli occhi...questa è il massimo di  meditazione che riesco a fare, più un pisolino direi.
Vengo svegliata dal suono del didgeridoo e del tamburo sciamanico.
Di nuovo ci affumicano con la salvia e sta volta a turno in cerchio dobbiamo dire le nostre impressioni su quello che abbiamo vissuto al campo.
Meno male che sono a metà del cerchio così ho tempo per pensare a quello che devo dire senza fare polemica sul mangime da uccelli che ci hanno dato o i rituali che non capisco.
Alla fine è stato un bel fine settimana di conoscenza di nuove persone, di scoperta di cose nuove, di contatto con la natura, di musica e danza.