sabato 25 febbraio 2017

PR

Venerdi’ pomeriggio, ultime ore sonnacchiose in lab, sono stanca, non vedo l’ora di tornare a casa farmi un pisolino e prepararmi per una delle mie serate Afro in citta’. Mi metto a cazzeggiare col telefono in attesa che finisca l’ultima analisi al gascromtografo quando ricevo una telefonata da numero sconosciuto. Di solito non rispondo a numeri sconosciuti o nascosti, con tutti gli stalker che ho, ma stavolta rispondo: “ parlo con la signorina Elena Silla? Siamo dello studio blablabla la di immigrazione, volevamo darle la buona notizia…” non finisco nemmeno di ascoltare che sono in lacrime. E’ finalmente arrivato il mio visto di residenza permanente, sono Australiana!!!!


Chi non ha mai passato gli step del processo di immigrazione non sa cosa vuole dire e non so se possa capire.  Decine di documenti raccolti e tradotti ( a caro prezzo), soldi spesi, tanti..,anni di attesa e di preoccupazione, telefonate che non arrivano, mail senza risposta, legali che ti bistrattano e ti contattano solo per i pagamenti, una vita nel limbo e tu non sai se fare certe spese o investimenti perche’ non sai se rimarrai qui o ti daranno un calcio nel di dietro. E’ come se avessi guadagnato dieci anni di vita e perso dieci kili!


Non riesco a trattenere le lacrime, ma non voglio farmi vedere dai colleghi, voglio pensare bene a come annunciare la notizia. Mi prendo un fine settimana per pensarci e per maturare la notizia, poi il lunedi’  mattina arrivo al lavoro con una bottiglia di spumante e una torta e faccio ufficialmente l’annuncio. Tutti sono contenti, chi genuinamente, chi con ipocrisia, ma l’importante e’ che lo sono io. Ora sono talmente felice che niente e nessuno puo’ buttarmi  giu’, dopo cosi’ tanti mesi di problem fisici, l’operazione, le insicurezze, la solitudine, era ora che ripartissi a testa alta. Adesso mi manca solo di recuperare al 100% la funzionalita’ della mia gamba e poi sono di nuovo me stessa e non mi ferma nessuno.


Non potevo non organizzare un mega party e invitare tutti quelli che conosco qui. Me la rischio perche’ non ho molto spazio per poter ospitare tutti, ma conto sempre sul fatto che non tutti riescano a venire e che quelli che vengono arrivano a tempi diversi.  Siamo 20 persone alle fine e spendo l’intero fine settimana a cucinare da brava terrona. La gente inizia ad arrivare alle 3 di pomeriggio e va via poco prima di mezzanotte, ho avuto davvero paura che i vicini chiamassero gli sbirri per il rumore, invece sono stati tolleranti ed e’ andato tutto alla grande. Poi ho avuto anche regali dal Ghana del mio maestro di danza appena tornado in Australia. Non potevo essere piu’ contenta di cosi’!




Ora sono in lab con gli occhi che mi si chiudono e voglia zero di lavorare, ma felice!

I cannelloni ricotta e spinaci, era una vita che non li facevo, mi serviva un'occasione importante come questa per mettermi a spadellare come si deve!






La prima ospite della giornata arriva mentre sto preparando i biscotti alla cannella e zenzero e mi aiuta






e non potevano mancare i cannoncini alla crema



Ecco il mio party multietnico con gente da tutti i continenti, questa volta per davvero: ci sono Africani, Australiani, Americani, Europei e Asiatici!