mercoledì 16 dicembre 2015

nell'occhio del ciclone

Un giorno come un altro d'estate, un'estate Sydneyana che assomiglia sempre di più a quelle calde e umide del Queensland.
Come ogni mattina prima di andare al lavoro, vedo le previsioni del tempo. Mette pioggia, rovesci a carattere temporalesco e vento forte.
Decido di non andare in bici, il cielo è davvero scuro e sta anche iniziando a piovere a Cronulla. Non mi va di bagnarmi a due giorni dalla mia partenza.

Nessuno aveva previsto quello che si è verificato.

Verso le 10 e mezza il cielo diventa completamente nero, si alza un vento forte e viene giù acqua con violenza. Tempo pochi minuti tutto ciò si intensifica e diventa un tornado.
Ci sono raffiche di vento a 213 km/h e viene giù grandine grande come palle da golf.
In laboratorio la luce, prima ad intermittenza, va via completamente. Rimaniamo al buio ad osservare il disastro fuori, sperando che non venga giù il tetto.
Vediamo pezzi di altri tetti volare via nel turbine, immondizia varia e ci spostiamo tutti al pian terreno. Il rumore è agghiacciante.
Appena di calma un po' tutti gli impiegati muovono le macchine dentro alla factory, ma qualcuna si è già beccata una palla di grandine.
Il tutto dura qualche ora, poi si calma tutto e la gente inizia ad uscire per strada.
Il cielo è ancora scuro e in mezzora inizia tutto di nuovo. Pioggia e vento forte.
Va avanti ad intermittenza tutto il giorno.
Noi rimaniamo in trappola fino alle 3 di pomeriggio, senza luce nè contatti con l'esterno.
Quando poi il cielo inizia ad aprirsi qualcuno si avventura fuori e li vede il disastro.

Il problema è che l'unica strada che porta a Kurnell è invasa da un traliccio di alta tensione e vari alberi divelti. Ci vorranno ore per liberarla.

Sono a casa per le 5, ero quasi tentata di tornare a piedi via spiaggia (un'ora di cammino più o meno), ma poi alla fine hanno lasciato circolare il traffico in mezzo al disastro.

Kurnell viene dichiarata città disastrata. L'unico sobborgo di Sydney così pesantemente colpito.
Il tornado si è spostato dalla penisola di Kurnell all'oceano, toccando marginalmente i sobborghi della costa di Sydney e per nulla il centro città.
Mai stata nell'occhio del ciclone.









Qhttp://www.dailytelegraph.com.au/news/nsw/storm-sydney-hail-the-size-of-golf-balls-hit-nsw/story-fni0cx12-1227647178808


http://www.dailytelegraph.com.au/news/nsw/kurnell-the-worst-affected-as-tornado-strength-storm-hits-sydney/story-fni0cx12-1227647109421

sabato 12 dicembre 2015

West African Festival

E' arrivato il festival che aspettavo da tanto e per cui mi sono preparata da mesi.
Il west African Festival.
La mia storia di danza afro qui a Sydney nasce proprio con questo evento.
Due anni fa, appena arrivata a Cronulla, senza conoscere nessuno, quando ancora andavo a concerti e serate da sola, mi imbattei in questo evento, che all'epoca era molto più grande e sponsorizzato.
Era nel parco Tumbalong di Darling Harbour, location costosa e centrale. 
Il festival era stato il  mio fulmine a ciel sereno: performances di danza, concerti afro, reggae, afro-bit, bancarelle di vestiti e stoffe, cibo, un sacco di eventi tutto il giorno.

Fu li che incontrai quello che dopo pochi mesi diventò il mio maestro di danza: Lucky, 
Nel 2014 il festival non è stato organizzato per mancanza fondi, ma quest'anno gli organizzatori sono riusciti a trovare sponsor e ad avere l'appoggio del community center di Marrickville. Location azzeccata, uno dei sobborghi più alternativi e culturalmente attivi.
Il festival è molto più piccolo di quello di due anni fa, ma sta volta io sono on stage e non tra il pubblico, fa decisamente un altro effetto.
La giornata vola via in un attimo, tra danza, musica e bella gente.
Che dire, vedere le cose dal palco ti da decisamente una marcia in più e ti senti davvero di far parte della comunità.












4th birthday

...e così all'improvviso arriva il mio compleanno. Il quarto celebrato Down Under.
Quando sei costretto a selezionare le persone da invitare perchè troppe, vuol dire che ti sei davvero integrato in un posto.
Questa volta ci sono due coppie, una bimba di 6 annie un piccolo ospite di pochi mesi, oltre a molte delle mie compagne di danza.
Le nazionalità sono come sempre diverse, Messico, Nuova Zelanda, Canada e Australia.
Mancano ospiti maschili, quest'anno è stato il mio ramadan di purificazione dagli uomini, volutamente tenuti lontano.





Il menù: ravioli di spinaci con ripieno di ricotta e funghi, una tonnellata di antipasti, vitello tonnato, arancini, taralli, focaccia e pizza fritta, funghi ripieni, polpette di ceci, caponata.
Quasi tutto vegetariano per le mie amiche frikkettone.


La torta, cioccolato e arancia, per la precisione la quinta torta questa settimana.
Anche  quest'anno ho celebrato più volte, tra laboratorio, classi di danza varie e comitive varie.