lunedì 27 agosto 2012

Rawai

Notte insonne per colpa di quel ubriacone del mio coinquilino che è rientrato 3 volte accendendo la luce e sbattendo la porta.
Delusa e disorientata da tutto questo turismo consumistico (e non ho nemmeno visto Pattaya che dicono sia peggio), decido di andare nella località meno turistica,Rawai, dove vive una comunità di pescatori e non c'è turismo.
Ho letto che è una delle ultime popolazioni di un'antica etnia vicina alla razza indonesiana, infatti sono molto scuri di pelle. Vivono in baracche di lamiera e pescano sulle lunghe e tradizionali barche di legno.
Mi fermo a vedere il museo delle conchiglie, niente di che, i reperti sono belli, ma la struttura è malconcia e filtra l'acqua ovunque.
Decido poi di camminare fino alla spiaggia dove sono attraccate le barche dei pescatori, anche se l'autista del tuk tuk voleva aspettarmi.
Passo attraverso le gipsy house, le baracche di lamiera dove friggono e arrostiscono di tutto e i bambini giocano mezzi nudi nelle pozzanghere di fango.
La spiaggia spettacolo...
 
 

non faccio nemmeno in tempo a sedermi per mangiarmi un po' di frutta che si avvicina l'ennesimo tipo e mi inizia a chiedere di dove sono e a farmi un po' di foto.
Mi propone di fare un giro in motorino nei dintori, accetto tanto avevo talmente pochi contanti che non avrei mai speso una cifra esorbitante.
Passiamo attraverso un bosco di palme


e arriviamo in una meravigliosa spiaggia deserta, peccato il brutto tempo.


 

mi fa tremila foto, in questa ho tutti paguri nella conchiglia che cercano di scappare



Poi mi porta ad un tempio buddista e mi lascia ad un baracchino che fa cibo thai dicendomi che quando avevo finito lo trovavo al villaggio gipsy.
Ordino una deliziosa zuppa di pollo e galanga con latte di cocco. e' tutto buonissimo, anche il latte di cocco ci sta bene, però la galanga proprio non riesco ad apprezzarla. L'aroma è buono ma l'80% mi rimane incastrata tra i denti e non riesco a deglutirla per quanto è fibrosa.
Attacca a piovere di brutto, impossibile andare da qualsiasi parte così resto li per più di 1 ora in attesa che spiovesse.
Invece arriva il tipo col motorino e un impermeabile per la pioggia per riportarmi a casa.
Ci facciamo 12 km sotto un monsone, non riuscivo nemmeno a vedere la strada e pioveva così forte che le gocce mi facevano male agli occhi.
Arrivo fradicia e gli allungo 100 bath (3 euro) per il disturbo, lui rifiuta, mi da il suo numero e dice che mi vuole portare in altri posti. io gli ficco i 100 bath in mano  dicendo che erano per la benzina, me ne vado e butto via il suo numero di telefono, non ho nessuna intenzione di fare la turista in caccia di avventure esotiche
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