sabato 25 agosto 2012

di nuovo oltreoceano

Un anno fa non avrei mai immaginato di fare colazione all'aeroporto di Melbourne e avere un'interessante conversazione con un signore australiano. E' una delle tante cose di cui mi stupisco ancora.
Eccomi qua dopo quasi 11 mesi di vita down under a volare di nuovo oltreoceano, stavolta con un bagaglio carico di esperienze e di emozioni diverse.
In realtà ho anche un bagaglio in più rispetto alla partenza. Non so come ma sono partita con uno zaino e ora mi ritrovo con in più una valigia e ho lasciato un altro bagaglio a casa del mio coinquilino che dovrò prendere a ritorno qui. Un sacco di cose le ho pure portate all'OP shop di Woodend.
E' impossibile dopo quasi 1 anno non comprare roba, soprattutto quando si arriva qui con t-shirt e pantaloncini e ci si ritrova a lavorare in fattoria in pieno inverno nel Victoria.
Ovviamente mi sono disfatta di tutti i vestiti che usavo in farm, scarponi compresi, della serie mai più un lavoro così!!!!
Lascio questo posto con un po' di amarezza visto che dalla fattoria nessuno si è fatto vivo per salutarmi, nè per chiedermi come stavo, nè cosa fare di salami e prosciutti.
In compenso ho ricevuto tanto affetto dalla famiglia del mio coinquilino, che mi ha invitato ancora una volta a cena da loro. Bellissime persone, si è parlato di viaggi, di lavoro, di prospettive. Ecco è questa la cosa che mi da energia e mi fa andare avanti qui, avere prospettive, cosa che in Italia avevo perso. Probabilmente qui avrò molte difficoltà a trovare il lavoro giusto, la città giusta dove piantare radici e soprattutto un visto lavorativo, ma sono stimolata a lottare. In Italia lottavo per diritti oramai persi, contro un sistema che non riconosce il mio valore e un ambiente lavorativo sessista e schiavista..
Molti prima che io partissi mi hanno detto "i problemi esistono ovunque", certo è vero, ma qui sono compensati dalla gratificazione di vedere i propri meriti pagati e premiati.
Sò già che andrò incontro a problemi di integrazione, di inserimento nel mondo del lavoro, di vita sociale e forse anche di soldi, ma vale la pena.
Ogni ostacolo superato qui per me oltre ad essere una grande soddisfazione è anche una fonte di forti emozioni. Questa è la cosa più importante che mi porto dentro, tutte le emozioni vissute qui, le paure, le insicurezze, gli addii ma anche le scoperte, le tante cose nuove imparate, i posti visti, la gente incontrata.
A quasi 1 anno dall'aver lasciato l'Italia non ho affatto voglia di tornare, non ancora.
Sono contenta di tornare per un paio di settimane per vedere amici e famiglia, le cose più importanti, ma non mi passa nemmeno per 1 secondo per la testa di tornare e rimettermi a cercare lavoro. E non perchè ami l'Australia più dell'Italia, è tutto quello che ho provato e vissuto qui.
Credo non sia nemmeno importante il paese, probabilmente avrei vissuto un'esperienza intensa anche in un altro paese. E' il fatto di mettersi alla prova, di uscire dalla "confort-zone", di sfidare se stessi.