venerdì 1 febbraio 2013

Sydney once again

Sorvolare Sydney e vedere dall'alto il porto e l'Opera House mi mette un senso di nostalgia e familiarità, mi sento come tornata a casa, ma l'impatto con Kings Cross è negativo. Dopo aver vissuto a Brisbane, piccola, pulita, silenziosa, con poco traffico, piombare nel peggior quartiere di Sydney in piena notte non è cosa bella..mi sento fuori posto.
Per non parlare di quando mi tocca aspettare un'ora che il mio ex coinquilino finisca di lavorare.
Inizio a pentirmi di non aver prenotato un ostello e il mio pentimento si fa reale quando vedo il posto dove vive: un buco di appartamento dove dorme per terra accanto al tipo che a sua volta lo ospita. Solo con i miei bagagli non ci si entra.
Facciamo le 3 a riassumerci un anno di vita, o meglio io ho da raccontare, lui ben poco visto che lavora 12 ore al giorno, sottopagato e sfruttato.
Sveglia presto il mattino seguente per andare a vedere una casa a Cronulla, vicino alla spiaggia e vicino alla fermata dell'autobus che mi porterà al lavoro.
Il mio futuro coinquilino mi stava aspettando sulla soglia col gatto. E' gentile con me, ma sembra un po' svalvolato.
E' il classico tipo da spiaggia stile hypster: pantaloni a sigaretta, infradito, canottiera, tatuaggi enormi, piercing, occhiali da sole e cappello. L'appartamento è piccolo, vecchio e non arredato, ma vivrei solo con lui ed è in una bella posizione, lo prendo al volo. Mi porta a fare un giro nei dintorni, poi mi porta  alla stazione.

Torno in città che è ad un'ora di treno da qui e mi vedo con un vecchio amico che non vedo da un anno. Passiamo la giornata insieme fino a tardi la sera in attesa che il mio vecchio coinquilino che mi ospita torni a casa dal lavoro.
La scena è tragicomica quando gli dico che ho preso casa e che l'indomani avrei traslocato così avrei potuto facilmente andare al meeting in azienda il giorno successivo, senza ricordarmi che era già il giorno successivo. Ho completamente perso il senso del tempo e ho saltato un giorno!!!!
Cacchio ho solo 5 ore di sonno davanti a me, devo stirare pantaloni e camicia per il giorno dopo e lavarmi i capelli.

In coma e con i capelli ancora bagnati mi sveglio alle 6, mi vesto, vado al bagno pubblico per non svegliare il mio coinquilino che ha il bagno in camera, faccio colazione in treno e mi lavo i denti alla stazione di Cronulla. Prendo un affollatissimo pulman di studenti che scendono ad una scuola di Cronulla e mi faccio il resto del viaggio da sola col conducente..nel nulla, solo bush e mare e un gruppo di case.
Arrivo in quella che sarà la mia azienda tra una settimana. L'impatto è strano, le porte sono aperte, nessuna telecamera o forma di sicurezza. Entro, mi stavano aspettando e mi salutano con una gentilezza e una familiarità a me sconosciuta. Il capo non c'è ma mi presentano a tutto lo staff e mi offrono il te. Salgo nei laboratori ed è li che ci rimango un po' male, sono solo due banconi e uno scaffale di chemicals, uno stanzino con il GC-MS.
Anche il reparto di produzione è scarno, niente di lontanamente paragonabile con i quintali di aromi che si producevano nella mia precedente azienda.
Ma non mi importa, questo è un trampolino di lancio, è la mia porta di ingresso qui e il team sembra affiatato e felice, il capo lo chiamano per nome, cose mai viste prima!!!


Finito in azienda vado alla fermata dell'autobus e ...cacchio ne è appena passato uno e il successivo è dopo 1 ora!!! vabbè mi faccio un giro a piedi e scopro che le poche persone che vivono li hanno delle case allucinanti, enormi, bellissime e tutti con la barca parcheggiata davanti. Peccato che la vista sul porto commerciale e sull'aereoporto non sia delle migliori.


Torno in città di nuovo, troppo presto per incontrare il mio coinquilino allora mi faccio un giro nei posti dove andavo l'anno scorso: mangio takoyaki al giapponese di China Town, mi faccio un giro al Paddy's Market e al mall, non è cambiato niente e sembra come se non avessi mai lasciato Sydney. Quello che è cambiato è il mio stato d'animo. Abituata ormai alla tranquillità di Brisbane dove prendevo la mia cangura per andare al mercato, dove me ne andavo al parco a leggere sotto un cielo azzurro meraviglioso e mi godevo la brezza del fiume, qui mi sembra tutto incasinato, rumoroso, sporco, affollato. Ho voglia di tornarmene a Brisbane. Ma se penso che ho vissuto a Milano per tre anni..credo che posso vivere bene anche a Sydney!


Arriva il momento del trasloco, sotto la pioggia battente, stracarica di bagagli. Mi addormento in treno. Alla stazione c'è quello svalvolato del mio coinquilino che mi aspetta e mi aiuta a portare a casa la roba. Sono contenta di aver trovato casa subito e vicino al mare ma mi pento già dopo 5 minuti di conversazione col mio coinquilino, credo che abbia la sabbia al posto del cervello!

Alla domanda che musica ascolti, la risposa che meno volevo sentire: elettronica...nooooooooo vivo con un Aussie truzzo, tra l'altro pure losco, però è gentile con me. Vabbè al massimo tra due mesi me ne vado. Intanto mi godo il gatto George che dorme sulle mie scarpe e predilige il bagno come posto dove vivere, ieri mentre facevo il bagno lui era accanto a me sul bordo della vasca da bagno.

Il primo gatto che ama l'acqua mai vista una roba del genere,e io di gatti ne ho avuti!
Ecco come si presenta la mia stanza il primo giorno: materasso gonfiabile prestato dallo svalvolato, bagagli e cose sparse ovunque



il bagno con una perenne tanfa e lavandino otturato


living room senza tavolo ne sedie




e lo schizzato George che ama vivere nella vasca da bagno