mercoledì 10 ottobre 2012

verso la terra della regina

Appena scampata al controllo dei bagagli all'arrivo all'aeroporto di Melbourne; mi hanno guardato e non mi hanno fatto passare per la quaranteen zone.
Fa uno strano effetto familiare di amore-odio tornare a Woodend nella mia vecchia casa, dove ho vissuto 6 settimane quando lavoravo in fattoria.
E' ancora freddo anche se è primavera inoltrata e tutto è in piena fioritura. Non so se starnustisco per l'allergia o perchè mi sono presa un raffreddore per lo sbalzo di temperatura.
Si festeggia con i coinquilini il mio ritorno e i soldi che Dave ha ricevuto per l'infortunio sul lavoro, ben più di quelli sperati 16000$!!!!
Guardiamo le foto del mio viaggio in Tailandia e dell'Italia, poi crollo sul divano in balia dei fumi dell'alcool.
Mi sveglio molto prima dei Kookaburra, con una sete infernale e in un bagno di sudore per aver dormito davanti al camino; non riesco più a prendere sonno fino alle 11 di mattina.
Vado a fare una visita alla famiglia di Dave a cui porto i confetti di Sulmona e torno a casa nel panico di come faccio a ficcare tutte le cose che ho lasciato qui, compresi i pesanti scarponi da trekking.
Il mio coinquilino è talmente gentile da accompagnarmi in aeroporto dove peso i miei 2 bagagli e...
panico! sono entrambi fuori limite di peso!!!! 22kg quello da imbarcare dove il massimo era 20 e ben 14 contro i 10kg per quello da portare su.

E ora come faccio?

Carico la valigia e non mi dicono niente per i 2 kg in più, l'ho scampata, ma per lo zaino 4 kg in più sono troppi, soprattutto per una compagnia low cost dove ti fanno pagare tutto.
Allora cerco di svuotarlo e mettermi addosso più roba possibile.
Risultato: abbigliamento barbone estate-inverno, scarponi da trekking, jeans, 2 felpe legate in vita, 3 maglie e 1 felpa indossata, macchina fotografica a tracolla, computer 2 libri portati a mano.
Al gate di imbarco fermano una tipa davanti a me per bagaglio in eccesso e non fanno caso al mio, oppure erano imbarazzati per come ero conciata che non hanno avuto il coraggio di bloccarmi.

Fatto sta che questo paese continua per me ad essere un lucky country!!!!

Decollo alla volta della "terra della regina" in barba a tutti quelli che me l'hanno sconsigliato per il clima subtropicale.

Appena atterrata mi abbraccia una brezza calda di mare, sono felice della mia scelta.

Intorno a me solo persone sorridenti e rilassate. Faccio subito il paragone con Milano dove nell'ultima settimana ho avuto l'ennesima conferma che la gente è stressata, nervosa, isterica e spesso infelice.

Sono ancora più convinta della scelta che ho fatto, anche se mi aspettano mesi duri se non anni.