mercoledì 28 marzo 2012

Ghan

Mattino sveglia alle 5:45 e sfacchinata con gli zainoni fino al terminal dove prendere lo shuttle per la stazione.

Ci fanno il check in e ci contrassegnano i bagagli, sembra come se dovessimo partire per una crocera. C'è una guida che ci accompagna per tutto il viaggio, che ci spiega come funzionano le cose e organizza i tour nelle ore di sosta del treno.

Il treno è un po' una carretta di lusso, credo sia rimasto così da 50 anni, niente a che fare con i nostri freccia rossa alta velocità, in compenso è comodissimo, le poltrone sono enormi, distanziate e si possono allungare come fossero letti, ci sono le doccie, i distributori di acqua e i bagni sono pulitissimi, alla fine meglio viaggiare negli anni 50 lentamente, che su treni veloci ma scomodi!







Inizia il viaggio a passo lumaca e ci inoltriamo nel bush dove vediamo i termitai giganti, le mandrie di bufali e i numerosi stormi di uccelli che sostano nei billabong.

Prima sosta a katherine dove eravamo stati qualche giorno prima; la sosta è di ben 3 ore ma siamo talmente stanche e scazzate di pagare tanti soldi per i tour organizzati che saltiamo la crocera nel gorge e ci facciamo un giro in paese.

Torniamo alla stazione del Ghan dopo 3 ore sotto il sole cocente e proprio mentre dobbiamo salire sul treno ci sorprende un temporale tropicale e in 5 secondi ci troviamo zuppe dalla testa ai piedi.

Si riparte a passo lumaca e in 1 ora tramonta il sole, ci mangiamo il nostro secondo panino con il burger di kanguro e ci mettiamo a dormire. La notte passa in fretta e ci svegliamo ad Alice Springs dove arriviamo con 20 minuti di anticipo!




Alice Springs mi stupisce, è un'oasi verde nel deserto rosso; è una piccola cittadina circondata da colline, ci sono 4 strade e 2 fiumi in secca, di cui uno lo usano per fare una regata stramba con barche senza fondo portate a mano dai conducenti.

Quelli dell'ostello ci vengono a prendere alla stazione col pulmino e in 5 minuti siamo all'ostello.

Davvero carino, vecchio ma con tutte le comodità: piscina, bagno in camera, internet gratis e colazione inclusa, nonchè reception aperta dalle 5 del mattino.

Il pomeriggio lo passiamo in giro per negozi, qui ci sono un sacco di gallerie di arte aborigena, non resisto e compro una bellissima stoffa con motivi ispirati ad un canto aborigeno.




Ceniamo un un bel ristorantino con barramundi alla griglia, salsiccia di cammello, bistecca di canguro e coccodrillo e ci mettiamo subito a letto che il giorno dopo ci aspettano altri 400 km nel deserto. La notte è impossibile dormire per il casino, dentro l'ostello c'è un pub con la musica a manetta!

Quasi mi dispiace essere rimasta solo 1 giorno ad Alice, credevo fosse un'arido paese morto e invece c'erano un sacco di cose da vedere e da fare.