giovedì 22 marzo 2012

Darwin

Darwin è davvero piccola riesci a vederla tutta girando in bicicletta in pochi giorni. E' una città molto verde, la piùù verde che abbiamo visto fin'ora, i giardini sono esplosioni di fiori profumatissimi e colorati , ci sono tantissime varietà di palme che non ho mai visto e le spettacolari cycas.

La città è tutta nuova, dopo la ricostruzione post bombardamento della prima guerra mondiale ne è seguita un'altra nel 75 dopo il ciclone Tracy, che ha raso al suolo tutto.

C'è una piccola zona centrale di uffici e grattacieli (il CBD, central business district, come in tutte le città qui) una strada di locali notturni e una di negozi che chiudono prima delle 5, a volte anche prima, come il fotografo a cui abbiamo portato a sviluppare le foto subacquee e che siamo riuscite a ritirare solo dopo 4 giorni visto che lo trovavamo sempre chiuso.

Il giardino botanico è nuovo, non ci sono esemplari vecchi e anche i baobab non fanno effetto così piccoli, ma ne troviamo uno gigante sopravvissuto al ciclone Tracy proprio in centro di fronte al supermercato!

Ci sono orchidee, palme, felci, c'è una zona dedicata alla foresta monsonica, una alle specie del Madagascar e all'Africa e un bellissimo giardino di cycadacee.

Rimaniamo bloccate da un acquazzone monsonico che ci bagna dalla testa ai piedi, anche le mutande, ma in meno di 1 ora siamo di nuovo asciutte.

Il weekend lo passiamo a visitare due mercati cittadini; quasi tutte le bancarelle sono asiatiche, mangiamo ramen, dolci di riso tailandesi e compriamo frutta tropicale.



La sera becchiamo per caso un festival multietnico dove gruppi di nazionalità diversa (e qui a Darwin ci sono più di 50 comunità diverse) si esibiscono in canti e danze. Ad aprire il festival c'è un gruppo di nativi, dopo di che salgono sul palco cinesi, tailandesi, dalla Papua Nuova Guinea e perfino un gruppo di italiani che balla una tarantella arrangiata con costumi assemblati a caso.

Mangiamo pasta scotta al loro stand e riso al curry allo stand dello Sry Lanka, Ilaria si fa fare un hennè e guardiamo i bambini mettere le lanterne luminose in acqua.