martedì 26 marzo 2013

vita sprecata

Prendo spunto da un episodio capitato qualche giorno fa per riflettere sulla senso della vita.
Come al solito sono sempre pronta a farmi pippe mentali, ma questa volta non sono su di me.

A pranzo avevo ospiti e offro anche al mio coinquilino di pranzare con noi.
Era anche sottinteso metti a posto il casino che c'è in sala visto che non c'era spazio nemmeno per camminare, ma non essendosi degnato neppure di alzarsi dal letto ho spostato io le sue cose e ho pulito.
E' sempre inutile chiedere ad un uomo figuriamoci aspettarsi un gesto spontaneo.
Mi sento sempre più come Bridget Jones, ma il capitolo "uomini" è una cosa a parte.

Non avendo il tavolo attrezzo un tavolinetto da tè con una focaccia alle patate e cipolle, piatti, tovaglioli, vino e bicchieri. Servo cus cus con pollo, patate dolci e peperoni arancioni, ci sediamo sui divani e ci mettiamo a chiaccherare un po' di tutto, di lavoro, di viaggi, di vita, di aspettative e di prospettive, di sogni. In tutto ciò il mio coinquilino non spiccica una parola, nonostante non lo stessimo emarginando, anzi facevamo domande anche a lui, ma lui pareva su un altro pianeta
Per nulla interessato ai miei amici, si ingozza e se ne va in camera a fumarsi un po' d'erba.
Eppure dovrebbe essere interessante per uno che è nato, cresciuto e sempre vissuto qui avere ospiti internazionali, di altre culture tra cui uno anche musulmano, io per lo meno Milano me la sono sempre vissuta nella sua multietnicità, ma la chiusura mentale stampo fascio- leghista in questo caso non c'entra.
Questa è mancanza di argomenti su cui confrontarsi, mancanza di idee, di carattere e anche poco controllo dell'emotività. Che senso ha il vivere se non ti confronti con gli altri, se non impari dagli altri, soprattutto da quelli diversi da te, se non condividi e non gioisci di questo.
Riflettendoci lui non ha una grande vita sociale, per uno sempre vissuto in un posto dovrebbe avere centinaia di amici, ma vedo bazzicare a casa solo un paio delle tipe che si porta a letto e le decine di tipi loschi che entrano stanno 5 minuti e se ne vanno, chiaramente per prendersi l'erba.
In due mesi che sono qui non l'ho mai visto organizzare una cena, invitare gente a casa e le uniche serate che fa fuori le fa con le tipe che poi si tromba. Non è nemmeno un tipo da sbronza da pub, gli unici posti che frequenta sono i locali dove una delle sue tipe si fa sforacchiare la pelle o marchiare a fuoco, credo che sia questo posto di cui ho trovato il video su youtube (sconsigliato ai deboli di stomaco!!)
https://www.youtube.com/watch?v=MONHY9hKQNU

Questo è il mio terzo coinquilino australiano, e con gli altri due non fanno una bella statistica di persone sane: uno era alcolizzato e l'altro depresso e con questo drogato siamo a tre casi patologici su tre.
Tutte le altre persone incontrate qui in Australia provenienti da altri paesi erano qui con grandi sogni, alte prospettive di vita, grande determinazione, facendo sacrifici, doppio lavoro, lavoro notturno, insomma facendosi il mazzo e tutti con una grande personalità.
Forse nascendo in un posto dove hai tutto facile, dove come ti giri intorno trovi lavoro, dove è facile fare soldi, ci sono città sicure e pulite non si hanno stimoli e si cerca di trovare piaceri facili, come il sesso occasionale, la droga o le pratiche di masochismo in casi estremi!
Beh mi auguro che non siano tutti così gli altri australiani che non ho conosciuto, anche se la media è dedita a guardare partite, bere birra nei pub e mangiare bistecche. Ma non posso elogiare nemmeno la media degli italiani, partita la domenica, centro commerciale il sabato e aperitivo in centro.


La vita è così bella e ricca di cose interessanti da scoprire ogni giorno che non finisco mai di imparare, curiosare in giro e commuovermi.

E con questo mi preparo al mio prossimo viaggio lampo per le vacanze di Pasqua: Nuova Zelanda!!!