giovedì 8 dicembre 2016

create or die

Nonostante l'inverno sia finito  e le belle calde giornate siano tornate, sono ancora alle prese con i miei dilemmi interiori e il fatto che non posso ancora ballare mi rende frustrata...probabilmente deriva tutto da li, dal mio dolore cronico e dal fatto che non vedo la fine o la soluzione a tutto ciò.

Decido quindi di andare da uno specialista dell'anca, dopo mesi di costosa fisioterapia e pilates.
Solo l'ospedale dove vado mi mette in soggezione, non sono abituata ad andare a cliniche private. 
Il luminare a quanto pare ne sa del mestiere e si  fa pagare $200 per soli 20 minuti di consulto.
Mi fa domande specifiche sulla mia storia e mi prova l'anca ruotandomi la gamba in tutti i modi possibili, tanto che uscita da li zoppico,
La cosa che mi fa però più male è la possibilità di un'operazione.
Eh si perchè secondo lui ho un danno alla cartilagine dal labrum e non si ripara da solo col tempo, bisogna riattaccarlo in artroscopia, il che non mi spaventa di per se, sono i costi.
Dato che sto ancora aspettando il mio visto permanente e con lui la medicare pubblica, fare un'operazione come visitor è proibitivo.
Mi tocca fare un bone scan, raggi x e risonanza magnetica per confermare la sua diagnosi.
Ecco come sono io dentro, la mia vera anima!


Nel frattempo che ho i risultati e la conferma della diagnosi ho deciso di incanalare le mie energie nella creatività.
Come al solito le mie creazioni Afro inspired







...in aggiunta ho riscoperto il piacere della pittura e le proprietà terapeutiche e meditative del creare un mandala. Avevo sperato che alla fine del mio mandala gigante sarei ritornata a ballare ma non è successo..





Intanto tra il circolo dei miei amici si sparge la voce che sono disponibile a tempo pieno per lavori creativi e mi arrivano diverse commissioni.
Una band afro mi commissiona dei gioielli con conchiglie che devo fare in due sere e gli organizzatori del Burning seeds festival mi commissionano delle cover per casse giganti che devo fare in una sola settimana. Inizio a sentire la pressione delle deadline, ma mi sento viva come non mai!
Mi sembra di essere tornata all'universita' quando la gente mi chiamava Mc Guyver e passavo intere serate al magazzino a fare le scenografie per il teatro.
Bella soddisfazione e anche bei soldini per un lavoro creativo!