lunedì 22 agosto 2016

Taiko experience

Il mio recupero della gamba è più lento di quello che mi aspettassi e doloroso.
La mia inattività fisica mi mette di cattivo umore e mi sento passiva.
Per fortuna ho la musica.
Ho deciso che quest'anno invece di essere il mio anno sabbatico dalla danza, sarà il mio anno dedicato alle percussioni.
Dopo un paio di mesi di djembè ora esploro nuove sfide.
Sono sempre stata affascinata dalla cultura Giapponese e, dopo aver visto una performance tempo fa di un gruppo di percussionisti a Sydney, lo metto sulla mia lista delle cose da fare.
Finchè il fine settimana scorso c'è un open class, non me la lascio scappare.
Mi sveglio di buon ora di domenica, mi metto in macchina e arrivo con largo anticipo in una zona di vecchi magazzini in centro, vicino al mercato del pesce. Non essendo familiare con quella zona preferisco arrivare presto e dare un'occhiata. Anche perchè il dojo dei Taikoz è imboscato in uno dei vecchi magazzini. Impossibile perdermi, anche se è un labirinto, il suono dei tamburi è così forte che non mi posso sbagliare.

Appena dentro mi avvicino al tamburo più grande che hanno e che poi diventerà il mio preferito durante la lezione

Taiko significa letteralmente tamburo in giapponese, per cui è un termine generico per tutte le percussioni, eccetto quelli a clessidra detti tsuzumi.
Quelli grandi a forma di barile sono i Kodo e poi ci sono quelli cilindrici. Tutti con due pelli di mucca.
Erano usati anticamente negli eventi militari e nei Masturi, le feste tradizionali.

La lezione è molto diversa da quella di percussioni africane, c'è una sorta di solennità e sacralità tipica delle arti marziali o delle cerimonie.
Altra differenza è il modo di suonare e di imparare le frasi con le sillabe cantate.
E' un tuffo nella cultura Giapponese, i maestri contano in lingua e noi dobbiamo ringraziare e salutare in giapponese: "douitashimashite!" 


Il gruppo Taikoz è operativo da oltre vent'anni, ormai è la seconda generazione che tiene le classi, i maestri vanno solo in tournee con le loro performances.
La lezione è un crescendo di energia e più prendo dimestichezza con la tecnica più suono con vigore.
Dopo due ore sono super esaltata, morta e mezza sorda nonostante i tappi per le orecchie.
Starò con un male alle braccia per tutta la settimana!!!