lunedì 7 ottobre 2013

secondo anniversario Down Under

Non potevo trovare un modo migliore per festeggiare il mio secondo anniversario  qui in Australia che con un bel viaggio on the road!
La fortuna ha voluto farmi incontrare una degna compagna di viaggio con la giusta preparazione fisica e spirito di avventura da propormi l'idea di viaggio.
 
Mezzo di trasporto:
bicicletta
Giorni a disposizione:
3
Kilomeri pianificati:
100
Meta:
New Castle via central coast e laghi
 
Ovviamente non siamo state così incoscienti da prendere strade non battute, perse nel bush o lontano dalla civiltà, ma abbiamo seguito un percorso quasi tutto ciclabile e non lontano dalla linea ferroviaria, di modo da appoggiarci al treno in caso di necessità.
 
La cosa piu' bella è come sempre condividere un viaggio con persone con cui si è in sintonia.
 
Ecco le nostre bici sul treno per Gosford.
 
 
 
 
Prima tappa 25 km fino a The Entrance, forse chiamata così perché sorge in un braccio di terra dove il lago Tuggerah sfocia nell'oceano.
Bellissimo posto di mare e di lago famoso per ospitare una colonia di pellicani, che stanno tranquillamente a riva tra le persone
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Decidiamo di fermarci per la notte visto che non troviamo nessuno ostello a nord verso gli altri laghi.
 
Seconda tappa Toukley, altri 15 km e siamo sopra ad una striscia di terra che separa il lago Tuggerah dal lago Munmorah con una colonia di cigni neri e negozi dalle scritte bizzarre....
 
 
Cambio programma vista la mancanza di alloggi economici lungo la costa e ci avviamo nell'entroterra verso Wyee.
Il percorso è duro, salite ripide sotto il sole cocente di mezzogiorno e asfalto rovinato.
Il treno è la nostra salvezza e fortuna vuole che passa da li a dieci minuti.
Arriviamo a New Castle in un'ora, giusto per pranzo e per prenotare una notte in ostello.
L'ostello sembra un college inglese vecchio stampo, tutto di legno, divani in pelle rossa, caminetti e librerie vecchie e polverose.
New Castle ha una spiaggia piccola ma una bella panoramica sul promontorio col faro.
 
 
 
 
 
Non ho la stessa opinione del promontorio che prendiamo il giorno successivo sulla via del ritorno verso sud: una salita ripidissima, raffiche di vento contrario e nuvoloni all'orizzonte che si avvicinano, e soprattutto una colazione da campioni sullo stomaco da digerire!!!!
 



I  primi dieci km sono davvero duri, quasi tutti in salita e contro vento, ma il paesaggio è mozzafiato.

La situazione migliora andando verso l'interno per poi prendere una lunga discesa verso il lago Macquire.
Il posto è molto bello e la pista ciclabile segue tutto il perimetro del lago con zero dislivello, una goduria per le gambe.
Prendiamo il treno a Fassifern stanche, sporche, sudate ma contente, con i nostri 90 km sulle gambe e le mille immagini di paesaggi di mare e di lago davanti agli occhi.

 


 
Questo mini viaggio avventura è l'ulteriore conferma di quanto la voglia di viaggiare sia viva piu' che mai, anche ora che ho la sicurezza del visto, un lavoro stabile per un po' di anni e che mi piace e soprattutto che vivo in un posto di mare da favola.
E' proprio vero che quando inizi a viaggiare nella vita non vuoi mai smettere e risulta incomprensibile di come alcune persone non amino spostarsi dalla loro città natale per vedere nuovi posti e incontrare gente diversa.
Il viaggio in bici poi è l'incarnazione dell'avventura, lo senti sulle gambe, lo respiri nel vento che ti abbraccia, nel sole che ti brucia la pelle, nel sudore sulla fronte, nel peso dello zaino sulle spalle, nel non sapere cosa c'è dopo la curva o alla fine della salita.
 
Era da tempo che volevo fare un viaggio in bici ma non potevo immaginare che fosse così bello.
La libertà di fermarti quando vuoi, per fare una foto o per uno spuntino o semplicemente per goderti il panorama; la libertà di cambiare strada, di partire e arrivare senza piani, di godersi il momento, di non pensare né al passato nel al futuro.
 
Avrei voluto fare piu' km, vedere piu' paesaggi, avrei dormito ancora in ostello e chiaccherato all'infinito con la mia compagna di avventure ma devo tornare alla mia quotidianità, il mio lavoro, la ricerca di una casa per conto mio,  i miei progetti di vita che piano piano sto concretizzando.
Ed è per questo che sono felice qui, perché piano piano i miei sogni stanno diventando realtà