mercoledì 11 novembre 2015

Scottagen?!

Quest'anno il campo intensivo di danza e percussioni col maestro Epizo Bangoura non viene tenuto a Bundagen come da tradizione ventennale, ma a Scotts Head, ribattezzata per l'occasione "Scottagen".
E' una piccola località di mare, la classica piccola comunità sonnacchiosa dove c'è un solo mini market, un bar e un pub.
Noi siamo ospitati da un campo scout nel bel mezzo di un bosco di Eucalipti e Banskie a due passi dal mare.
Faccio il viaggio in treno, la linea per Brisbane, 9 lunghe ore.
Sono seduta accanto ad un mezzo sangue Aborigeno di un livello culturale agghiacciante per cui gli argomenti di discussione sono davvero pochi. Per lo più si parla di cibo, che tra l'altro condivido con lui visto che non si era portato niente mentre io avevo viveri per una settimana.


Apparentemente i nuovi membri del consiglio comunale di Bellingen non hanno autorizzato la comunità hippy di Bundagen a ospitare il nostro campo per questioni di sicurezza delle aree comuni e di igiene della cucina. Le solite storie burocratiche che bloccano iniziative sociali e culturali.
Insomma dopo 20 anni che questo campo di danza viene tenuto nello stesso posto, mi vieni a dire che non è in sicurezza.
Bah
Probabilmente qualche hippy ha pestato i piedi al politico di turno.

Poco male, la nuova località è bellissima.
Una lunga spiaggia semi deserta a forma di apostrofo, con a sud un promontorio da cui si ha una meravigliosa vista sulle balene in migrazione che vediamo praticamente ogni giorno






Il vantaggio di avere i dormitori a 2 minuti dalla spiaggia è che siamo li ogni mattina alle 6 a fare il primo bagno della giornata, prima della colazione e delle prime classi.
L'unico problema, a quanto pare solo mio, è il freddo gelido dell'oceano a cui non mi abituerò mai.
Dannato mare Adriatico che mi ha abituato a temperature tropicali!


Altro aspetto positivo è avere dei veri e propri dormitori con un vero letto e un bagno con doccia privato. 
Un lusso se paragonato al dormire per una settimana in tenda, senza materasso e a condividere una doccia a gettoni con 50 persone e un gabinetto compost scomodo e puzzolente.
Insomma va bene gli hippy e la vita naturale, ma avere un letto e una doccia dopo 6 ore di danza non mi dispiace.
Poi le cabine sono coloratissime, sembra un villaggio sudamericano!


Come sempre non potevano mancare i bambini


E si parte con la routine giornaliera per cui mi sono preparata tutto l'anno.
Prima classe di danza dalle 10:30 alle 13 e seconda  di doun doun dance dalle 13 alle 14:30







Come sempre il livello è altissimo e la quantità di materiale che impariamo in pochi giorni è mostruosa. Quest'anno sono in formissima e pure preparata sullo stile della Guinea.
Peccato che il campo sia corto, solo 4 giorni invece che i classici, devastanti 7.
Anche lo spirito è diverso, sembra quasi non ci sia tempo per le relazioni sociali, è una rincorsa alla performance di fine campo.
Poi mancano un sacco di persone esperte e carismatiche.
Insomma tante comodità in questo nuovo ritiro ma manca l'atmosfera del tradizionale campo di Bandagen.
Anche il fatto di avere le classi all'interno è un vantaggio per i piedi, ma l'acustica è tremenda ed è piccolo.
I  poveri percussionisti si spaccano i timpani a suonare tra quattro mura!
Ecco come si presenta la sala poco prima della performance dove non abbiamo quasi praticamente audience, mentre a Bundagen era venuto tutto il villaggio a vederci.








Eccoci coloratissime subito dopo la breve performance





Il viaggio di ritorno è in macchina con Jemma.
Sembriamo un po' Thelma e Louise, facciamo e diciamo quello che ci pare, ci fermiamo a caso senza piani, dove ci piace, ce la prendiamo con calma e arriviamo in città giusto nel bel mezzo dell'ora di punta!!!!
Ecco come si presenta la mia sala al ritorno, un esplosione di vestiti sul pavimento, dove rimarrà per qualche giorno nonostante le mie manie di pulizia.