lunedì 18 agosto 2014

orgoglio Italiano

Anche per Ilaria è arrivato l'ultimo giorno di college.
Dopo essermi persa tutte e due le sue lauree in Italia, una perché il mio capo non mi dava giorni extra di ferie,  l'altra perché ero già qui in Australia, non potevo non prendermi un giorno per andarla a vedere.
Con la scusa sono tornata al mio vecchio college. Fa un certo effetto tornarci dopo 3 anni, ma fa ancora piu' effetto quando un professore ti viene incontro per salutarti e chiederti come va visto che si ricorda di te. In qualche modo ho lasciato il segno, anche se ci sono stata solo 10 settimane.
Foto di gruppo con i professori..



e regalo personalizzato al prof di origini Italiane, taralli fatti in casa.


Ecco  Ilaria mostra orgogliosamente la cartina dell'Italia disegnata da lei per descrivere alcuni posti e cose tipiche regionali.
La mia classe era proprio quella accanto.


La festa di fine corso la facciamo il giorno dopo, è solo un'altra scusa per farci una bella mangiata di cose fatte in casa e in buona compagnia.
Il menu' prevede: spaghetti alla chitarra con sugo d'agnello, due torte rustiche, una spinaci e ricotta, l'altra uova e funghi, arancini di riso, pollo al forno con patate e due crostate, una con la marmellata e una con la ricotta, cioccolata e pistacchi.






Oltre ad alcuni compagni di college viene anche il prof italo-australiano con moglie e bimbo di 2 anni.

 
Come sempre ci viene a trovare la coppia di lorichetti arcobaleno per mangiare un po' di briciole.
 



Altro giorno altra festa.
Questa volta è la mia manager con i figli a venirmi a trovare, con la scusa di imparare a fare i cappellacci e di mangiare italiano.
Anche lei ha i genitori italiani ed è stata cresciuta mangiando pasta e pizza, per cui un invito a mangiare pasta fatta in casa non può certo rifiutarlo.



Non avendo la nonna papera e dovendo sempre stendere la sfoglia a mano non faccio praticamente mai tortellini, cappelletti o cappellacci, che richiedono una sfoglia sottile, faccio solo paste con sfoglia grossa, tipo tagliatelle, pappardelle e spaghetti alla chitarra.
La nonna papera la porta lei e mettiamo sotto anche i bambini a preparare la sfoglia.
Per la seconda volta da quando sono qui mi ritrovo ad insegnare ad una famiglia come fare una pasta fatta in casa e mi diverto. Sarà forse un segno che dovrei farne un vero e proprio business?
Chissà cosa mi riserva il futuro in questo paese, qui non solo i miei orizzonti si sono aperti ma vedo prospettive di carriera in tanti campi diversi.








lunedì 11 agosto 2014

Radical chic

Finalmente riesco a trovare un po' di tempo per scoprire un pluri-premiato farmers market in una delle zone più radical chic di Sydney: Eveleigh Farmers Markets.

Ogni sabato mattina in questo ex magazzino si ritrovano produttori e agricoltori da tutto lo stato a vendere prodotti da mercato rionale come frutta e verdure di stagione, carni e latticini vari, fiori e pane artigianale accanto ai pregiati come pesce affumicato, tartufo, olio e aceto, e vini ricercati.
 
 

Come in tutti i farmers market non manca lo street food e insieme a Panini con la salsiccia, si puo' trovare la carne di alpaca, gelati a base di latte di bufala, zuppe orientali e anche uno stand di pasta Italiana. Tutto rigorosamente biologico.
Quello che sconvolge sempre sono i prezzi: nei mercati italiani i prodotti vengono venduti a prezzi più bassi che al supermercato, qui è decisamente l’opposto, perchè i prodotti sono di qualità nettamente superiore a quelli che si trovano normalmente in commercio.
Se in Italia al mercato trovate prevalentemente le nonne e le casalinghe, qui la maggior parte dei frequentatori sono giovani radical, health freak e vegani all'ultima moda, l'estremismo dell'etico e del "fare la cosa giusta" per forza.
Io cerco semplicemente roba buona che in Italia e' cosi' facile trovare e al sud anche poco costosa.
 
L'atmosfera che si respira e' comunque sempre rilassata, ci sono bambini, persone con i cani, coppie gay, tutti a prendere il sole e a mangiare un boccone dopo la spesa.



Eccomi che preparo un po' di soldini per il panino con lo scotch fillet, il gelato di bufala e un pandolce simil-europeo super farcito di crema e frutti di bosco.


Subito accanto a questo capannone aperto dove fanno il mercato c'e' il Carriageworks, l’ultimo esempio dei Eveleigh Rail Yards. Costruiti nel 1880, questi capannoni inizialmente servivano per la manutenzione ai treni; dal 1908 invece Eveleigh cominciò a produrre locomotive per treni a vapore, impiegando più di 3000 persone.
I capannoni originali sono stati preservati fedelmente e oggi ospitano un centro culturale e di arte contemporanea sede di numerose esposizioni.

La giornata prosegue in direzione Belmore Park dove un gruppo di percussionisti sta facendo una jam session con la scusa di raccogliere fondi per la settimana dei senzatetto.
Conosco la ragazza al doun doun, sono tutti percussionisti ma mancano ballerini e da sola non me la sento di improvvisare afro.
E' in queste situazioni che mi pento di non aver mai imparato a suonare uno strumento.
 

 
E cosi' si cambia aria e si va al jubilee park a vedere un altro busking event, questa volta di giocoleria
 
 
 

L'atmosfera e la vista sull'Anzac bridge e' davvero bella.



martedì 5 agosto 2014

the magic world of fashon

Ultimamente la mia vita si è riempita di persone e di eventi in maniera esponenziale che non trovo più il tempo per scrivere e riflettere sul senso della mia esperienza di vita qui.
Va bene così, a volte bisogna anche godersi le cose che arrivano senza trovarci per forza un significato.
Tutto inizia sempre così, si parte con il conoscere una persona, quella giusta, poi due, quattro e cosi via anche le serate fuori si moltiplicano e sono come piacciono a me finalmente.
Stanca della mediocrità Aussie da pub, football e surf soprattutto qui giu' nello Shire che non ha fama di essere un posto di cultura, ho iniziato a scoprire e godermi i veri quartieri in fermento, dove c'è attivismo, arte, condivisione e informazione.
Posso dire di aver messo piede in un collettivo di artisti un po' bohemien in un vecchio magazzino riadattato.
Mi apre la porta la mia nuova amica fashon designer e costumista e mi guida in un dedalo di corridoi e stanzine, ognuna occupata da un artista.
Ci sono stilist, pittori, fotografi, craft maker, un po' di tutto.
Il posto è enorme, non lo vedo nemmeno tutto per arrivare al suo studio.
 
Lei crea costumi per il teatro, mia vecchia passione che mi riporta ai tempi dell'università, e vestiti per boutique e sfilate.
La stanza è piena di costumi, ognuno col proprio paio di scarpe e cartamodello annesso.
 
 
 

Ci sono 3 macchine da cucire, una overlocker, una simile alla mia e una vera macchina professionale enorme e pesantissima.


Il pavimento è tapezzato di cartamodelli fatti al computer e stampati su bobine di carta simile alla carta da pacchi.


Le pareti sono tapezzate di disegni di come devono uscire i costumi di scena.


 
Passo l'intera mattina con lei a vedere come lavora e a farci due chiacchere di politica e arte con un po' di musica africana in sottofondo.
Adoro questo posto e la compagnia, potrei passarci giornate intere così e ci ripromettiamo di dedicarci una giornata a creare pantaloni insieme.
Nel frattempo queste sono le cose che ho creato nell'ultimo mese con un po' di stoffe riciclate e ritagli di stoffe africane.





 

mercoledì 16 luglio 2014

Winter at Royal National Park

Ancora una volta l'inverno si sta rivelando mite e soleggiato, con temperature massime di 20 gradi.
Come posso stare a casa in giornate come queste!
L'occasione si presenta quando il mio gruppo di escursioni organizza una camminata da Bundeena a Big Marley Beach, proprio di fronte casa mia, separati solo da un braccio di mare.
Ho gia' fatto piu' volte questo percorso, ma con la scusa di portarci Ilaria ci rivado volentieri, poi e' la stagione della migrazione delle balene, c'e' sempre la possibilita' di avvistarne qualcuna.

Ecco il panorama dal traghetto che collega Cronulla a Bundeena, con le mega ville dei ricconi affacciate sul mare.



La guida spiega il percorso e ci ricorda che sporgersi dalla scogliera e' pericoloso, considerando la recente scomparsa di un escursionista Francese caduto da 30 m.


Il Royal National Park è sempre il mio preferito, rimango sempre a bocca aperta ogni volta che mi affaccio dalla scogliera.




Questa e' la cosi' detta Wedding Cake, una formazione rocciosa bianchissima e piatta che ricorda una torta, ed e' proprio qui dove il ragazzo francese e' caduto.


Eccoci subito sopra a Big Marley Beach dove il vento ci ricorda che siamo in inverno...


... nonostante ciò il fico degli ottentotti è in piena fioritura!!!




Scalata della duna di sabbia che si affaccia sulla laguna di Big Marley Beach, non proprio una passeggiata.





Finalmente riusciamo a vedere le balene, 4!!!
Siamo stati fortunati visto che si muovevano verso nord proprio nella nostra direzione, cosi' le abbiamo aspettate dall'alto della scogliera che ci passassero davanti.
Che spettacolo e riuscivamo a  sentire anche il loro richiamo.
Insomma i miei fine settimana di Milano all'insegna di mercatini e serate ai vari centri sociali si sono trasformati qui in escursioni con avvistamento balene..un bel passo avanti e chi ci torna piu' in Italia!!!