domenica 17 maggio 2015

Melbourne escape

Non potevo sottrarmi ad uno dei miei rituali da aeroporto e non concedermi uno tra i tanti "junk meal" in vetrina.
Ebbene si, sono di nuovo con la valigia.
 
Ultimamente mi sento più nomade che mai, sarà che sto mettendo radici qui nello Shire e Sydney inizia a starmi stretta, sarà che una volta che inizi a viaggiare ti viene la malattia del viaggiatore e non smetti più, sarà che è iniziato l'autunno e le giornate con meteo variabile non permettono di andare al mare tanto spesso, ma ho sempre la valigia pronta.
 
Ancora una volta il viaggio mi porta dalla mia amica Ilaria, con cui proprio  ieri al telefono parlavo del fatto che io e lei ci rincorriamo in tutti i posti del mondo e prima o poi ci riuniamo sempre.
 
L'obiettivo era di fare a Melbourne il weekend dell'Anzac day, che cade lo stesso giorno della nostra italianissima celebrazione della liberazione dal fascismo, con la speranza di avere un giorno in più di ponte. Non avendo dato il ponte ufficialmente in lab, non mi prendo uno dei miei preziosissimi giorni di vacanza che sto accumulando per andare in Africa l'anno prossimo, e parto di venerdì subito dopo il lavoro.
Poco male visto che è solo un'ora e mezza di volo.
 
Viaggiare in solitaria è sempre un buon momento per stare da sola con i miei pensieri, senza le tremila distrazioni che ho a casa, e riflettere sul mio presente.
In realtà sono talmente stanca che crollo in sala d'attesa e mi addormento.
Sto diventando troppo rilassata in questo paese, non sono mai in allerta e faccio tardi all'imbarco!
E' incredibile come ci si abitui subito ad uno stile di vita migliore, quasi non ci faccio più caso, mi viene naturale pensare che non c'è nessuno che ti frega lo zaino mentre dormi.
Ogni tanto mi dimentico che a Milano dovevo sempre tenermi la borsa in braccio ovunque andassi, mezzo pubblico, mercato o strade affollate.
Qui capita sempre più spesso che venga svegliata al capolinea del treno da un altro viaggiatore o dal capotreno e che il mio zaino sia ancora accanto a me.
Per non parlare di Gennaio quando lasciai la mia canon con obiettivo nuovo di zecca da $400 sulla panchina della stazione e che andai a riprendere il pomeriggio stesso agli oggetti smarriti dove era stata consegnata da un passante.
Anche il mio orario di arrivo al lavoro è pesantemente influenzato da questa attitudine laid back tipicamente Aussie.
La mattina sono talmente tanto "in sciallo" che mentre faccio colazione, mi preparo il pranzo, mi metto a cucire, a fare giardinaggio o a vedere la serie nerd di turno che ho scaricato.
Spesso capita che mi passa l'orario e arrivo in ritardo di 10 o 20 minuti.
Il bello è che né ho il cartellino fantozziano da timbrare né ce nessuno a rimproverarmi in lab visto che sono io ad aprirlo!! E comunque in generale nessuno si azzarda a rimproverarmi considerando che arrivano un po' tutti quando gli pare senza dare troppe giustificazioni.
La cosa più bella del lavorare qui è che la tua vita privata e le tue esigenze vengono prima del lavoro e sei giustificato sempre e per tutto.
Non esistono ore di permesso, te le prendi e basta  e ti viene comunque pagata l'intera giornata.
Questo è dare valore alle persone, ai lavoratori e non trattarle come bestie da soma come succede oramai in Italia.
 
Piccola parentesi amara sull'Italia a parte, mi ritrovo in una nebbiosa, grigia e fredda Melbourne e già rimpiango il sole e le spiagge di Sydney.
 

Il 25 Aprile è la celebrazione in Australia e Nuova Zelanda dei soldati (ANAZC è infatti l'acronimo di Australia and New Zealand Army Corps) caduti in tutte le guerre.
La scelta del 25 aprile ricorda l'anniversario del primo sbarco dei soldati australiani e neozelandesi a Gallipoli in Turchia, nella prima guerra mondiale e portare aiuto all'Impero russo. Fu la prima volta che l'Impero britannico impiegò in Europa i soldati bianchi reclutati nelle più lontane colonie agli antipodi.
Per il centenario a Melbourne hanno steso un tappeto di migliaia di papaveri rossi all'uncinetto a cui anno lavorato centinaia di persone per due anni. Peccato per la pioggia...





La pioggia si ferma a tratti e ci permette di godere dei meravigliosi murales di questa città, ormai famosa per la sua Street art.
Queste le vie più famose dove vedere i murales:

  • Hosier and Rutledge Lane, opposite Federation Square
  • Caledonian Lane, off Little Bourke Street
  • Union Lane, off Bourke Street Mall
  • Rear of 280 Queen Street in Finlay Avenue
  • 21 Degraves Street
  • Cnr Flinders Lane and Cocker Alley 
  • 122 Palmerston Street, Carlton
  • Centre Place, between Collins Street and Flinders Lane


  • non mancano riferimenti politici al presidente Abbott...






    Su questo sito ci sono foto migliori delle mie, sono partita solo con la mia action camera e ho lasciato la reflex a casa per questo mini viaggio.
    http://www.melbourne.vic.gov.au/ForResidents/StreetCleaningandGraffiti/GraffitiStreetArt/Pages/StreetArtImageGallery.aspx

    La sera andiamo ad un Art Party versione di Melbourne.
    Ebbene questo raduno di artisti si sta espandendo oltre Sydney e stanno aprendo aventi di questo tipo in diverse città, anche a Bali e in Canada!!!
    La cosa divertente è che ci ho incontrato gente di Sydney!!! E' come incontrare dei Romani a Parigi!
    Il fatto è che la gente che gira in questi eventi di nicchia è poca e sempre la stessa, in fondo questo paese è poco popolato.
    La serata è come sempre bella, ci sono live painter, musicisti vari, ballerini, un mago illusionista e un poeta che adoro già dopo pochi minuti, godetevi uno dei suoi video

    https://www.youtube.com/watch?v=aX4U-eyEB4k