martedì 15 aprile 2014

terza Pasqua Down Under

Riflettevo sul fatto che questa è la mia terza Pasqua qui in  Australia e pensavo, oltre alla tremenda velocità con cui sta scorrendo il tempo da quando sono qui, di come le festività abbiano cambiato significato per me.
Quando ero in Italia le festività erano l'occasione per staccare dalla routine dell'università o del lavoro successivamente, e tornare a casa dai miei per passare le vacanze.
Casa dei miei era diventata la casa delle vacanze, del relax, del non fare nulla se non mangiare e dormire e rompermi le scatole, una sorta di rifugio da evasione dal mondo.
Ora che sono qui  non ho la " casa delle vacanze e del relax" a  pochi km, né tantomeno la famiglia da cui pranzare la domenica delle palme, né il gruppo di amici storici con cui fare la scampagnata a pasquetta e mangiare gli arrosticini in montagna.
E allora si parte.
Le festività sono diventate l'occasione per viaggiare.
Ormai controllo i giorni di vacanza e pianifico viaggi mesi  in anticipo per riuscire a prendere biglietti convenienti.
Metto soldi da parte praticamente solo per i viaggi, oramai ho accantonato l'idea di comprarmi una macchina, meglio vivere esperienze che investire soldi in oggetti materiali.
Quest'anno la novità è che non sono sola, parto con una ragazza libanese conosciuta ad una delle tante escursioni fatte nei mesi scorsi.
La meta è l'Outback, il Mungo National park.
Il viaggio casca giusto per il lungo ponte Pasqua e 25 Aprile che qui è l'Anzac day.
 
Nel frattempo la stagione è peggiorata, piove spesso e le temperature sono scese di qualche grado, soprattutto la minima, e poi è tornata l'ora solare.
 Insomma non si va piu' al mare.
Per lo meno io non vado piu' al mare, ma in spiaggia c'è comunque gente, soprattutto surfisti.
Ho deciso che con il ritorno alla bella stagione mi pago qualche lezione di surf e mi compro una tavola, e che cavolo vivo a Cronulla e non surfo!!!
Le giornate di pioggia sono sempre ben spese all'insegna della creatività.
Finalmente le tante stoffe comprate nei mesi scorsi quando non avevo la macchina da cucire escono dall'armadio e prendono forma in un patchwork per cuscini, pouf e tende.
 
Ecco il mio studio sottosopra
 
 
 

il pouf che prende forma


e qui è finito!!

riesco anche a portare a casa un tavolino da sala in una sera di pioggia.
In realtà ero uscita per prenderne un altro rettangolare addocchiato qualche ora prima, ma una volta andata al mucchio di immondizia non c'era piu'.
Non sono comunque tornata a casa a mani vuote.