martedì 26 novembre 2013

internet questa cosa sconosciuta

Che erano finiti i tempi di fastweb l'ho realizzato appena ho messo piede in questa terra, che avere una connessione con una velocità decente è una cosa rara pure, ma ora sta diventando un problema anche solo avere una connessione!!!

Una settimana prima di trasferirmi a casa nuova inizio a cercare in rete info su quali sono le compagnie che offrono il servizio migliore, rapporto qualità-prezzo.
La compagnia di telefonia nazionale, quella che gestisce le linee fisiche del telefono hai dei prezzi da brivido, tipo con 80$ al mese hai solo 100 giga e ti appioppano pure il telefono, cosa che a me non serve. Ok scartata
La seconda grossa compagnia ha piu' o meno le stesse cifre da capogiro e una connessione limitata, conviene solo se vuoi connetterti anche telefono, telefonino e televisione. Non se ne parla
Pio ci sono una miriade di piccole, semisconosciute compagnie che ti offrono finalmente internet illimitato a vari prezzi.
Scelgo quella che in rete ha ottenuto il migliore indice di gradimento offrendo un buon servizio clienti e puntualità nel servizio.
Nel frattempo mi trasferisco a casa nuova.
Subito la compagnia si mostra professionale mandandomi mail del servizio attivato e di quello che avrebbero fatto per portarmi la linea, quanto ci avrebbero messo ecc.
Bene, sono ottimista.
Tempo un altra settimana, lo stesso tempo in cui in Italia avrei avuto il mio bel modem e servizio attivo, mi arriva una email dove dicono di non trovare la linea a casa mia e che avrei dovuto testare la presa del telefono.
Ma che cacchio, dovrebbero essere loro a mandare un tecnico e fare sti controlli.
Vabbè sono dall'altro lato del mondo, nel nuovo continente, lo accetto, mi prendo un telefono al lavoro e provo la presa. Non funziona niente e non so che fare.
Li chiamo e mi spiegano che allora non ho la linea e me la devono collegare. Eh bella scoperta!!!
La brutta notizia è che devo pagare un extra di 300$ per avere la linea del telefono che poi loro convertono ad internet a banda larga.
Presa alla sprovvista sbrocco e li minaccio di rompere il contratto.
La tipa mi spiega che o con loro o con un'altra compagnia la linea me la devo sempre fare attaccare e il prezzo è sempre lo stesso (ma ci credo poco) perchè devono pagare un tecnico della compagnia telefonica nazionale, che non è loro, e loro non ci guadagnano niente.
Alla fine dopo due settimane senza internet sento un po' la necessità di tornare in rete e accetto.
Mi dicono che il tecnico arriverà il lunedì successivo tra le 10 e le 12. Bene, lo stesso giorno che mi vengono a dipingere casa, perfetto!!! la fortuna gira dalla mia parte.
Ma la sfortuna era dietro l'angolo.

Aspetto tutta la mattina e non si presenta nessuno...nè i pittori nè il tecnico del telefono!!!

I pittori per lo meno mi telefonano dicendo che gli era capitato un imprevisto, si scusano e mi danno appuntamento al giorno dopo.
Il tecnico del telefono no.
Una cosa del genere non è mai capitata in Italia, si vede che qui il tecnico ha i soldi e non ha bisogno di lavorare.
Dopo aver perso mezza giornata di lavoro, prendo la bici, sfogo la mia rabbia andando al lavoro di corsa e gli mando una bella email dicendogliene su 4, che chiudevo il contratto e che sono poco professionali.
Loro per tutta risposta, invece di scusarsi e offrire uno sconto come avrebbero fatto in Italia, dicono che mi cancellano il contratto e punto.

EH?!

senza parole

il giorno stesso mi compro una penna USB per internet e rimando la pratica all'anno nuovo, quando avro' nuove energie per affrontare di nuovo una compagnia telefonica.


Le mie sere senza internet si rivelano tutavia sempre produttive.
Nelle belle serate esco e vado a respirare il mare.
C'è gente lungo la scogliera, i kookaboorra ridacchiano sui lampioni, le volpi volanti vanno in caccia di insetti e io vado in giro a guardare le finestre illuminate delle ville, sbircio la loro vita da ricchi. Mi sento un po' Amelie a fare cose strambe e andare in giro così a caso.
Poi ritorno me stessa quando c'è un bel cumulo di mobili e oggetti che la gente butta via e ravano tutta la serata in mezzo all'immondizia.
Gli ultimi trofei sono stati: una lampada da comodino di vimini e ferro ancora imballata, due pentole di acciaio di due diverse grandezze (cacchio le pentole non si buttano via!!!), senza un graffio e col coperchio, due ciotole di acciao per la cucina, uno stendibiancheria con solo una sbarretta rotta, una tavola di legno per farmi il tavolino della sala.

Nelle sere di brutto tempo, come sta capitando spesso ultimamente (questa fine primavera si sta rivelando umida e fredda, rispetto ad un meraviglioso e soleggiato inverno dove avevo iniziato ad andare al mare), sto a casa e d sfogo alla mia vena creativa.
Con la scusa dei regali di Natale, il mio rientro in Italia e il mio odio profondo per il consumismo e lo shopping natalizio, mi do alla pazza gioia pensando a cosa posso costruire e inventare.
La mia casa è un laboratorio in piena attività e in ogni stanza ho lavori iniziati.
E' proprio vero che piu' spazio ho piu' me ne serve!!!