mercoledì 27 novembre 2013

come Amelie


Le mie sere senza internet si rivelano sempre produttive.

Nelle belle serate esco e vado a respirare il mare.

C'è gente lungo la scogliera, i kookaboorra ridacchiano sui lampioni, le volpi volanti vanno in caccia di insetti e io vado in giro a guardare le finestre illuminate delle ville, sbircio la loro vita da ricchi. Mi sento un po' Amelie a fare cose strambe e andare in giro così a caso.

Poi ritorno me stessa quando c'è un bel cumulo di mobili e oggetti che la gente butta via e ravano tutta la serata in mezzo all'immondizia.

Gli ultimi trofei sono stati: una lampada da comodino di vimini e ferro ancora imballata, due pentole di acciaio di due diverse grandezze (cacchio le pentole non si buttano via!!!), senza un graffio e col coperchio, due ciotole di acciao per la cucina, uno stendibiancheria con solo una sbarretta rotta, una tavola di legno per farmi il tavolino della sala.




Nelle sere di brutto tempo, come sta capitando spesso ultimamente (questa fine primavera si sta rivelando umida e fredda, rispetto ad un meraviglioso e soleggiato inverno dove avevo iniziato ad andare al mare), sto a casa e d sfogo alla mia vena creativa.

Con la scusa dei regali di Natale, il mio rientro in Italia e il mio odio profondo per il consumismo e lo shopping natalizio, mi do alla pazza gioia pensando a cosa posso costruire e inventare.

La mia casa è un laboratorio in piena attività e in ogni stanza ho lavori iniziati.

E' proprio vero che piu' spazio ho piu' me ne serve!!!