Venerdi’ pomeriggio, ultime ore sonnacchiose in lab, sono
stanca, non vedo l’ora di tornare a casa farmi un pisolino e prepararmi per una
delle mie serate Afro in citta’. Mi metto a cazzeggiare col telefono in attesa
che finisca l’ultima analisi al gascromtografo quando ricevo una telefonata da
numero sconosciuto. Di solito non rispondo a numeri sconosciuti o nascosti, con
tutti gli stalker che ho, ma stavolta rispondo: “ parlo con la signorina Elena
Silla? Siamo dello studio blablabla la di immigrazione, volevamo darle la buona
notizia…” non finisco nemmeno di ascoltare che sono in lacrime. E’ finalmente
arrivato il mio visto di residenza permanente, sono Australiana!!!!
Chi non ha mai passato gli step del processo di immigrazione
non sa cosa vuole dire e non so se possa capire. Decine di documenti raccolti e tradotti ( a
caro prezzo), soldi spesi, tanti..,anni di attesa e di preoccupazione, telefonate che
non arrivano, mail senza risposta, legali che ti bistrattano e ti contattano
solo per i pagamenti, una vita nel limbo e tu non sai se fare certe spese o
investimenti perche’ non sai se rimarrai qui o ti daranno un calcio nel di
dietro. E’ come se avessi guadagnato dieci anni di vita e perso dieci kili!
Non riesco a trattenere le lacrime, ma non voglio farmi
vedere dai colleghi, voglio pensare bene a come annunciare la notizia. Mi
prendo un fine settimana per pensarci e per maturare la notizia, poi il
lunedi’ mattina arrivo al lavoro con una
bottiglia di spumante e una torta e faccio ufficialmente l’annuncio. Tutti sono
contenti, chi genuinamente, chi con ipocrisia, ma l’importante e’ che lo sono
io. Ora sono talmente felice che niente e nessuno puo’ buttarmi giu’, dopo cosi’ tanti mesi di problem
fisici, l’operazione, le insicurezze, la solitudine, era ora che ripartissi a
testa alta. Adesso mi manca solo di recuperare al 100% la funzionalita’ della
mia gamba e poi sono di nuovo me stessa e non mi ferma nessuno.
Non potevo non organizzare un mega party e invitare tutti
quelli che conosco qui. Me la rischio perche’ non ho molto spazio per poter
ospitare tutti, ma conto sempre sul fatto che non tutti riescano a venire e che
quelli che vengono arrivano a tempi diversi.
Siamo 20 persone alle fine e spendo l’intero fine settimana a cucinare
da brava terrona. La gente inizia ad arrivare alle 3 di pomeriggio e va via
poco prima di mezzanotte, ho avuto davvero paura che i vicini chiamassero gli
sbirri per il rumore, invece sono stati tolleranti ed e’ andato tutto alla
grande. Poi ho avuto anche regali dal Ghana del mio maestro di danza appena
tornado in Australia. Non potevo essere piu’ contenta di cosi’!
Ora sono in lab con gli occhi che mi si chiudono e voglia
zero di lavorare, ma felice!
I cannelloni ricotta e spinaci, era una vita che non li facevo, mi serviva un'occasione importante come questa per mettermi a spadellare come si deve!
La prima ospite della giornata arriva mentre sto preparando i biscotti alla cannella e zenzero e mi aiuta
I cannelloni ricotta e spinaci, era una vita che non li facevo, mi serviva un'occasione importante come questa per mettermi a spadellare come si deve!
La prima ospite della giornata arriva mentre sto preparando i biscotti alla cannella e zenzero e mi aiuta
e non potevano mancare i cannoncini alla crema
Ecco il mio party multietnico con gente da tutti i continenti, questa volta per davvero: ci sono Africani, Australiani, Americani, Europei e Asiatici!