E' così che sono uscita di casa questa mattina, scalza, in una delle tante meravigliose giornate di sole invernale.
Gli ultimi fine settimana sono stata sempre troppo presa, tra festival e mercati non son mai stata a Cronulla a godermi il mare.
Questa mattina ho deciso di fare una lunga camminata sulla spiaggia, godermi il sole, l'aria pulita di mare e la sabbia tra le dita.
La temperatura è mite, ci sono 20° e l'acqua del mare non è così fredda come pensavo, anzi è piacevole camminare sul bagnasciuga e lasciarmi bagnare dalle onde.
E' proprio vero che l'ambiente in cui vivi influenza profondamente il tuo stato d'animo.
In questo periodo di attesa del visto dovrei essere preoccupata e soffrire d'ansia (in realtà un po' preoccupata ci sono), ma sto bene, mi sento felice e si vede dal fatto che dormo bene.
La felicità non è uno stato d'animo che si ha in assenza di problemi, ma nonostante i problemi.
La nuova legge sul visto sponsorizzato, appena approvata lascia poco spazio ai falsi sponsor e taglia fuori molte persone che vogliono emigrare qui.
Io fortunatamente ho tutti i requisiti richiesti anche dalla nuova legge, studiare è sempre cosa buona nella vita e i sacrifici prima o poi vengono ripagati.
La nuova legge in realtà non dovrebbe toccarmi perché è entrata in vigore il 1 Luglio, e la richiesta del mio visto è stata mandata alla fine di Giugno, ma ci sono voci di corridoio che dicono che agirà retrospettivamente...
L'unica cosa che mi preoccupa è il così detto "test di genuinità": il datore di lavoro deve dimostrare di aver cercato per 6 settimane in Australia un dipendente con certe qualifiche per coprire il posto vacante e non avendolo trovato ha assunto una persona dall'estero, cioè me.
Sfido a trovare in questo paese un Australiano con le mie qualifiche ed esperienza, qua è oro che cola finire le scuole superiori.
Dal punto di vista della competizione e della professionalità non c'è storia. Il livello culturale è così basso da essere agghiacciante.
In azienda non solo sono l'unica laureata, ma anche l'unica con esperienza di ricerca in questo campo, nonché l'unica in grado di usare il GC-MS, il punto è dimostrarlo al dipartimento di immigrazione.
La cosa che non mi piace di tutto ciò è di non aver controllo della mia vita, di non poter decidere liberamente ma di dover dipendere da qualcun altro.
Me la sono sempre cavata da sola e anche alla grande, ho assaporato il gusto della libertà di scegliere per la mia vita, il mollare tutto, fare la valigia e partire e ora dover aspettare la decisione di qualcun altro sulla mia permanenza qui è un limite che non mi piace.
Comunque nonostante tutto sono felice, mi sento viva, ho prospettive e progetti.
Le soddisfazioni che mi continuano ad arrivare dal lavoro (la mia azienda ha venduto un altro dei miei aromi formulati da zero!!!) mi rendono più sicura e consapevole delle mie capacità e mi aprono prospettive di carriera.
Intanto tra un pensiero e l'altro sono arrivata a Kurnell a piedi dalla spiaggia, circa 14 km andata e ritorno.
Gli ultimi fine settimana sono stata sempre troppo presa, tra festival e mercati non son mai stata a Cronulla a godermi il mare.
Questa mattina ho deciso di fare una lunga camminata sulla spiaggia, godermi il sole, l'aria pulita di mare e la sabbia tra le dita.
La temperatura è mite, ci sono 20° e l'acqua del mare non è così fredda come pensavo, anzi è piacevole camminare sul bagnasciuga e lasciarmi bagnare dalle onde.
E' proprio vero che l'ambiente in cui vivi influenza profondamente il tuo stato d'animo.
In questo periodo di attesa del visto dovrei essere preoccupata e soffrire d'ansia (in realtà un po' preoccupata ci sono), ma sto bene, mi sento felice e si vede dal fatto che dormo bene.
La felicità non è uno stato d'animo che si ha in assenza di problemi, ma nonostante i problemi.
La nuova legge sul visto sponsorizzato, appena approvata lascia poco spazio ai falsi sponsor e taglia fuori molte persone che vogliono emigrare qui.
Io fortunatamente ho tutti i requisiti richiesti anche dalla nuova legge, studiare è sempre cosa buona nella vita e i sacrifici prima o poi vengono ripagati.
La nuova legge in realtà non dovrebbe toccarmi perché è entrata in vigore il 1 Luglio, e la richiesta del mio visto è stata mandata alla fine di Giugno, ma ci sono voci di corridoio che dicono che agirà retrospettivamente...
L'unica cosa che mi preoccupa è il così detto "test di genuinità": il datore di lavoro deve dimostrare di aver cercato per 6 settimane in Australia un dipendente con certe qualifiche per coprire il posto vacante e non avendolo trovato ha assunto una persona dall'estero, cioè me.
Sfido a trovare in questo paese un Australiano con le mie qualifiche ed esperienza, qua è oro che cola finire le scuole superiori.
Dal punto di vista della competizione e della professionalità non c'è storia. Il livello culturale è così basso da essere agghiacciante.
In azienda non solo sono l'unica laureata, ma anche l'unica con esperienza di ricerca in questo campo, nonché l'unica in grado di usare il GC-MS, il punto è dimostrarlo al dipartimento di immigrazione.
La cosa che non mi piace di tutto ciò è di non aver controllo della mia vita, di non poter decidere liberamente ma di dover dipendere da qualcun altro.
Me la sono sempre cavata da sola e anche alla grande, ho assaporato il gusto della libertà di scegliere per la mia vita, il mollare tutto, fare la valigia e partire e ora dover aspettare la decisione di qualcun altro sulla mia permanenza qui è un limite che non mi piace.
Comunque nonostante tutto sono felice, mi sento viva, ho prospettive e progetti.
Le soddisfazioni che mi continuano ad arrivare dal lavoro (la mia azienda ha venduto un altro dei miei aromi formulati da zero!!!) mi rendono più sicura e consapevole delle mie capacità e mi aprono prospettive di carriera.
Intanto tra un pensiero e l'altro sono arrivata a Kurnell a piedi dalla spiaggia, circa 14 km andata e ritorno.